Il messaggio quaresimale del vescovo di Nocera Inferiore e Sarno denuncia gli sprechi materiali e dell’animo: «Non basta il pane materiale che, spesso, ci rende obesi; per crescere è necessario anche il pane spirituale»
di Maria Barbagallo
Un tozzo di pane» è il tema del messaggio del vescovo di Nocera e Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, per la Quaresima 2015. Il vescovo si ispira al passaggio del libro di Giobbe per aiutare i fedeli a prepararsi alla Pasqua indicando uno stile sobrio e rispettoso del prossimo. Un pane, quello di cui scrive Giudice, che non è solo materiale, ma anche e soprattutto spirituale.
«Dono della Pasqua – scrive il presule – sarà un tozzo di pane, che si riceve e si accoglie sempre come un dono, una manna, dopo la prova del deserto e di ogni deserto: Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provar e la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capir e che l’ uomo non vive soltanto di pane, ma che l’ uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. Pane, che spesso manca o è sprecato, come può ricordarci il tema dell’ Expo 2015 di Milano: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, ben sapendo, sulle parole di san Basilio, che “il pane che a voi sopravanza è il pane dell’ affamato… le opere di carità che voi non compite, sono altrettante ingiustizie che voi commettete”. Un tozzo di pane – continua il vescovo di Nocera – vuole essere il tema di questo messaggio quaresimale, sperando che ognuno possa ripetere la confessione di Giobbe: mai da solo ho mangiato il mio tozzo di pane, con la coscienza umile che “se in qualche parte del mondo si soffre la fame la nostra celebrazione dell’ eucaristia è, in qualche modo, incompleta ovunque essa si svolga sul nostro pianeta” (Padre Arrupe).
Un tozzo di pane è quello che ci chiede Gesù nella fame di tanti e ripete, inchiodandoci alla nostra responsabilità cristiana». Poi monsignor Giudice spiega che «c’è un altro pane, un duplice pane che può sfamare l’ uomo. Un tozzo di pane è la dignità, il lavoro, la casa, l’ assistenza, la salute, l’ istruzione, l’ attenzione all’ ambiente e al creato, il riposo settimanale. Un tozzo di pane è la pace – pane e cipolle e cuor e contento, dicevano i nostri anziani! – la fede, la serenità, la fiducia, la speranza, la gioia, il rispetto. Non basta il pane materiale che, spesso, ci rende obesi; per crescere è necessario anche il pane spirituale, eucaristico».