Arriva Nino Sanfilippo, trentenne avellinese, cresciuto nella Scandone Avellino: «Grazie a Peppe Corrado per il bel lavoro svolto» 

di Mimmo Bafurno

Dopo 10 anni Peppe Corrado abbandona la guida del Basket Sarno. Le dimissioni, irrevocabili, da head coach, sono state dettate da motivi strettamente personali e maturate già da tempo, ma sono state presentate soltanto ieri in virtù di un calendario non proibitivo che attende il Gustarosso Sarno nelle prossime due gare: Castellammare domenica e Potenza dopo sette giorni al Finamore.

«A Peppe va il ringraziamento di quanto fatto fino adesso – afferma il presidente Pasquale Falciano – rispettiamo, a malincuore, la sua scelta anche se rimane uno dei principali perni del nostro progetto essendo il responsabile tecnico del settore giovanile».

Al timone della corazzata sarrastra è stato chiamato Nino Sanfilippo, trentenne avellinese, cresciuto nella Scandone Avellino con esperienze a Battipaglia e Benevento che ha già diretto il primo allenamento nell’attesa della presentazione ufficiale.

Coach,  benvenuto a Sarno vorremmo da lei una prima impressione sulla squadra.

«Permettetemi innanzittutto un doveroso saluto e un ringraziamento al coach Corrado che mi ha preceduto per l’egregio lavoro svolto. Conosco Sarno e l’ambiente sarnese per cui so che avrò una grossa responsabilità, ma ho a disposizione anche una eccellente rosa e da quanto mi è stato detto un pubblico caloroso che segue la squadra anche in trasferta e il fatto di vedere dei tifosi agli allenamenti fa capire l’attaccamento della gente alla squadra.  La squadra l’ho trovata ben messa fisicamente e con una forte voglia di rivalsa dopo le ultime uscite».

Castellammare prima e Potenza poi potrebbero rappresentare il giusto rodaggio in attesa delle supersfide di San Severo e Trani?

«Non esistono partite facili sulla carta, Benevento e Agropoli dovevano essere inferiore a noi e sappiamo come è andata a finire. Personalmente credo che Trani e San Severo abbiano una alchimia di squadra superiore mentre noi abbiamo delle grosse individualità che se ben amalgamate possono stendere chiunque. Lavoreremo molto per questo e in particolare sulla fase difensiva, posso tollerare errori in attacco ma non in difesa».

Per grosse individualità, si riferisce a Di Capua, Ferrara e Robinson?

«Winston  deve entrare nell’ottica del gioco europeo che è nettamente diverso da quello in cui è cresciuto, e l’apporto di due dei migliori play del campionato, come Maurizio e Vincenzo ci faranno fare quel salto di qualità indispensabile per gli obiettivi  che la società intende raggiungere; ma mi aspetto massimo impegno da tutti anche da chi è stato utilizzato di meno. Ripeto ho una rosa eccellente sia dal punto visto tecnico che umano, infatti hanno recepito positivamente l’assunzione di responsabilità che un cambio tecnico può portare. Invito, infine i nostri tifosi a non mollare e a sostenerci».

Grazie coach e in bocca al lupo

«Viva il lupo».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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