E’ stato il primo cittadino, Manlio Torquato, a deporre ai piedi della tomba del giornalista e scrittore un mazzo di fiori per sottolineare come l’intera città senza la mancanza di “Mimì”. La manifestazione organzzata dall’Osservatorio politiche giovanili
di Enrica Granato
Vincitore del premio Strega, amico di noti intellettuali (come Gadda, Croce, Montale, Quasimodo), segretario del Partito Comunista della sezione Nocera, giornalista ed autore di opere di successo: la città ieri ha ricordato Domenico Rea ed il suo legame con la terra d’origine in occasione del ventennale della sua scomparsa.
L’Osservatorio Politiche Giovanili ha fortemente voluto ricordare il grande letterato scomparso il 26 gennaio del 1994 con una serie di appuntamenti, che hanno avuto inizio il 3 ottobre 2014 con la serata “Reading Domenico Rea” (in collaborazione con l’associazione teatrale “La Quarta Scena” e l’Azione Cattolina di S. Maria del Presepe) e che si sono conclusi stamani con la deposizione di un mazzo di fiori da parte del sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato sulla tomba dello scrittore, “ospite” nella cappella Angrisani appartenente alla famiglia del suo più caro amico (nonché primario emerito di Chirurgia Generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli) Giuseppe Angrisani .
Figlio di un ex carabiniere e di una levatrice, lo scrittore si trasferisce a Nocera Inferiore nel 1924 dove prende vita il suo futuro letterario e gli viene riconosciuto un talento fuori dall’ordinario. Nonostante i vari spostamenti tra Napoli (dove nel 1970 diventa giornalista alle dipendenze del Centro RAI e collaboratore presso il “Corriere della Sera” prima ed “Il Mattino” in seguito) e Milano (dall’incontro con Arnoldo ed Alberto Mondadori nascono una bella amicizia ed una collaborazione che culminerà con la pubblicazione da parte dell’omonima casa editrice del libro di racconti “Spaccanapoli” nel 1947- successo di critica ma non di vendite- e con l’uscita di “Crescendo napoletano”, “L’ultimo fantasma della moda” e infine il romanzo “Ninfa plebea” con cui vince il Premio Strega nel 1993, editi da Leonardo), è la città capofila dell’Agro a rimanere nel cuore di Rea, tanto da portarlo ad ambientare l’opera che lo porterà ad ottenere il riconoscimento letterario nella sua “Nofi”.
«Ricordiamo l’anniversario della morte – ha commentato Claudio Guarnaccia, presidente dell’OPG – ma abbiamo ancora un’altra iniziativa prevista per il 3 febbraio, ovvero una cena con letture di alcuni suoi testi sulla città di Nocera – e soprattutto sui suoi cibi – organizzata insieme all’associazione “Circo Gastronomico”. Al di là degli eventi penso sia bello ed importante sottolineare come i giovani, nonostante la distanza generazionale, si siano appassionati ai libri di Rea e si siano fatti portavoce di tutta la cittadinanza in suo ricordo. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile quest’iniziativa a partire da ottobre, i soci dell’Osservatorio, il primo Cittadino, ed ovviamente le famiglie Rea ed Angrisani che ci hanno permesso di onorare il ricordo dello scrittore».
«L’Opg ha di fatto promosso e portato avanti questa iniziativa – ha spiegato il sindaco, Manlio Torquato – chiedendo ovviamente l’affiancamento dell’ammistrazione comunale. Questo conferma una buona collaborazione nostra con l’Osservatorio ma soprattutto la sensibilità e la capacità di iniziativa autonoma di alcune associazioni, come questa in particolare, che sanno avere negli interessi della città, della sua memoria, della sua storia, della sua cultura».