Al Diana, con il patrocinio del comune, un ciclo di quattro spettacoli che si concluderà il 7 febbraio. E’ organizzato da Teatro Grimaldello e Noceracconta. Si parte con “Il baciamano” di Manlio Santanelli
di Maria Giovanna Ruggiero
Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione della rassegna teatrale organizzata dal teatro Grimaldello e dall’associazione culturale Noceracconta.
Un cartellone dal titolo ‘Di Segnato Tempo’, nel quale sono raccolti spettacoli dal grande valore culturale, due dei quali dedicati a due grandi personaggi del nostro panorama nazionale, Pier Paolo Pasolini e Paolo Borsellino, che hanno segnato più di ogni altro la storia del nostro Paese.
All’incontro di oggi ha partecipato anche Elia Pirollo, direttore artistico del teatro Diana, che ha espresso il fine essenziale della rassegna che è quello di “avvicinare il più possibile i giovani al mondo del teatro, tramite degli spettacoli d’avanguardia che coniugano la tradizione all’originalità”. La sensibilità del comune è stata massima, mettendo a disposizione il teatro comunale e cogliendo appieno la qualità e lo spessore del teatro Grimaldello.
E proprio Antonio Grimaldi ha spiegato più nel dettaglio i quattro spettacoli che verranno rappresentati, di cui il primo, intitolato ‘il Baciamano’, narra le vicende del personaggio della Janara della Napoli rivoluzionaria di fine ‘700; il secondo, il 30 gennaio, rappresenta un omaggio a Pasolini; il terzo – programmato per il 31 gennaio – è incentrato sulla storia di un uomo comune contemporaneo, completamente immerso nell’epoca postmoderna tutta proiettata sui fenomeni della comunicazione digitale, fino ad arrivare, il 7 febbraio, ad un incontro immaginario con l’uomo e magistrato Borsellino.
Il titolo della rassegna richiama le impronte che ogni uomo ha lasciato dai primordi della civiltà fino all’epoca moderna, inevitabilmente segnata dai fenomeni di globalizzazione. E gli spettacoli, in particolare, si concentrano su personaggi il cui valore oltre che aver segnato i libri di storia resta impresso nella coscienza e memoria di ognuno di noi.
Scopo essenziale del teatro allora diventa quello di raccontare in qualsiasi forma una storia che fa parte di noi e che, in quanto tale, non può in alcun modo essere dimenticata.