Dopo gli sversamenti a Fosso Imperatore il presidente del comitato No vasche denuncia scarsa attenzione da parte della autorità su attività illegali legate alle acque
di Francesca Fasolino
Torna in campo Emiddio Ventre, presidente del comitato “No vasche, No inquinamento, Si alla messa in sicurezza del fiume Sarno” con una lettera all’assessore regionale ai lavori pubblici Edoardo Cosenza.
La lettera ha lo scopo di ricordare all’assessore che è ormai da tempo che cittadini e comitati stanno combattendo contro gli sversamenti nelle acque del fiume e contro alcuni aspetti del Progetto Grande Sarno, un progetto che vale 217 milioni di euro. In particolare nella lettera si risponde alle dichiarazioni di Cosenza in riferimento agli scarichi avvenuti nella zona di Fosso Imperatore. L’acqua infatti sembrerebbe aver assunto un colore bluastro proprio durante la visita dell’assessore avvenuta qualche giorno fa. Il presidente Ventre riferisce: «Anche noi siamo pienamente d’accordo con l’assessore quanto dice che chi sversa è un assassino dell’ambiente e che depuratori e collettori possono fare ben poco ed aggiunge devono essere i cittadini a denunciare». La lettera vuole, in pratica, ricordare all’assessore che cittadini e comitati hanno denunciato in passato, continuano a denunciare e denunceranno ancora: «la cosa che ci fa più rabbia è sentire dire che devono essere i cittadini a denunciare. Lo stiamo facendo ma Lei, quale rappresentate delle istituzioni, Lei che sta creando un mostro sui nostri territori, Lei che sta aprendo la porta agli inquinanti per farli penetrare nella falde, cosa sta facendo contro questi criminali?». Il problema quindi sta nel mancato intervento delle autorità per fermare gli scarichi abusivi. «Spetta alle autorità preposte (Forestale, Noe, Polizia municipale, Arpac, ecc. ) individuare chi ha sversato – continua Ventre- Non sarebbe difficile capire chi delle poche industrie presenti a nella zona PIP di Fosso Imperatore utilizza quel tipo di prodotto, basta avere un minimo di conoscenza di processi produttivi». Il presidente del comitato inoltre coglie quest’occasione per ricordare all’assessore Cosenza che i cittadini non sono contro il Progetto Grande Sarno, ma chiedono in primis la bonifica delle acque e, solo a questo punto, costruire le vasche di laminazione. «Caro assessore, noi non siamo contro il Grande Progetto Sarno, ma contro le vasche da esso previste, perché se oggi abbiamo solo le acque superficiali inquinate, con l’attuazione in toto del GPS, avremmo anche le falde. Blocchiamo prima chi scarica, depuriamo il fiume e poi facciamo partire il progetto. Non buttiamo nel fiume 217 milioni».