Alla biblioteca “Aldo Moro” venerdì alle 18 conversazione con don Aniello Manganiello. Il fondatore dell’associazione “Ultimi” sarà intervistato dall’assessore alle attività produttive del comune, il giornalista Andrea Manzi
“La Città della convivenza e della legalità” è il tema della conversazione che don Aniello Manganiello, l’ex parroco di Scampia impegnato da decenni in una lotta senza quartiere alle mafie e alla illegalità, terrà a Nocera Superiore venerdì 9 gennaio, alle ore 18, presso la Biblioteca comunale Aldo Moro.
Don Manganiello, volto televisivo notissimo soprattutto dopo il suo allontanamento senza alcun motivo da Scampia, è il fondatore dell’associazione Ultimi, che svolge da anni un’azione di prevenzione in tutta Italia, rivolta soprattutto ai giovani studenti.
La presenza del coraggioso sacerdote, al quale nel 2011 fu conferito il premio Paolo Borsellino ex aequo con Roberto Saviano, conferma l’impegno dell’amministrazione comunale di Nocera Superiore in favore della trasparenza e della cultura dell’identità.
Dopo un breve intervento iniziale del sindaco, Giovanni Maria Cuofano, il padre guanelliano, stimolato dal giornalista Andrea Manzi, assessore alle attività produttive al comune di Nocera Superiore, racconterà la sua lotta senza quartiere alla tossicodipendenza, il suo impegno in favore della giustizia sociale e le innumerevoli conversioni che hanno segnato con gioie indicibili il suo cammino di uomo d’azione e di fede. Nonostante la sua altissima testimonianza di valori civili, don Aniello, che ha sempre rinunciato alle scorte, è diventato un personaggio scomodo, oggetto di continue minacce da parte dei camorristi e spesso non sufficientemente compreso dai suoi stessi superiori ai quali, però, ha riservato sempre rispetto, comprensione e perdono. Nel corso dell’incontro il religioso annuncerà alcuni suoi progetti innovativi nei confronti dei giovani e delle aree più degradate della Campania.