Capire bene il contesto delle aree dove dovranno sorgere i rilevati ha una funzione importante per la successiva efficienza dell’opera da realizzare

di Giulio Caso

Lo studio geologico preliminare sulle aree dove dovranno sorgere i rilevati ha una funzione importante per la successiva efficienza dell’opera da realizzare. Recentemente è alla ribalta della cronaca, appunto,  il cedimento di un rilevato vicino ad un viadotto appena inaugurato in Sicilia. Ho chiesto ad una collega di scrivere un articolo con delle considerazioni in merito; nel frattempo voglio ricordare alcune osservazioni geo/ambientali che scrissi nella relazione tecnica per un altro rilevato previsto per la linea ferroviaria “A monte del Vesuvio”, facente parte del sistema ferroviario ad alta velocità, in località San Valentino Torio.

In quella occasione accennai all’utilità di studi collaterali come quelli sul tipo di vegetazione e di agricoltura esistente, al condizionamento sullo sviluppo previsionale urbano, alle interferenze sulla circolazione idrica sotterranea con un orizzonte acquifero di tipo limoso-sabbioso; e quindi alle indagini geotecniche estese a tutti i terreni interessati dalle opere per un confronto fra lo stato iniziale e quello futuro dopo la costruzione del rilevato.

Misi in evidenza le caratteristiche della coltre sedimentaria della valle di origine alluvionale e vulcanica, con sedimentazione in ambiente marino e poi palustre con compressibilità elevata. Riportai alcuni fra i più importanti eventi alluvionali del secolo – 1910: danni ingenti – 1924: media piovosità triplicata rispetto al cinquantennio precedente – 1954: la grande “alluvione” di Salerno che ebbe ripercussioni anche nella nostra valle.

Non mancai di evidenziare le possibili alterazioni del microclima causate da un esteso rilevato, la necessità di indagini sia sul terreno sottostante e la variabilità dei litotipi esistenti, sia sull’idoneità di quello riportato sulla parte superiore costituente la parte portante dei binari. Evidenziai infine a possibili rotture per scoscendimento anche se attenuate dai previsti accorgimenti tecnici. Il rilevato, previsto di notevoli estensioni, fu ridotto e progettato in modo maggiormente compatibile con tutti gli aspetti geo/ambientali. 

Nel lavoro, come nella vita, si viene gratificati anche dopo anni, da un lavoro svolto con professionalità.

 

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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