Invertito il senso di marcia da via Siciliano a via Balbo

Ancora non assimilata dall’utenza l’innovazione della rotatoria all’incrocio tra via Fucilari e via Siciliano, che ha ridotto drasticamente i problemi di transito a via Citarella. Spesso i più distratti rischiano incidenti

di Enrica Granato

E’ proprio il caso di dirlo: la rotatoria che da qualche tempo ha fatto la sua comparsa all’incrocio tra via Fucilari, via Eugenio Siciliano e via Marco Nonio Balbo è un’opera “incompresa”.
Sono ancora molti, infatti, gli automobilisti che provenendo dalla statale 18 continuano ad ignorare il nuovo senso di marcia -che impone di immettersi nello spartitraffico- ed a proseguire il rettilineo di via Fucilari per convogliare poi lungo via Matteotti.
Il nuovo piano del traffico (ancora in fase di sperimentazione) è stato predisposto dal neocomandante della Polizia locale De Rosa il quale, invertendo il senso di marcia di via Balbo con l’ordinanza numero 54249 del 19 dicembre 2014 ed evitando così la strettoia di via Citarella, confida in una maggiore scorrevolezza della circolazione.
Purtroppo, a giudicare da quanto si osserva per strada, la manovra resta ancora “misteriosa” per molti e con conseguenze non poco pericolose.  Il guidatore medio locale,infatti,quando arriva al temibile incrocio si lascia prendere dal panico e messo di fronte all’ “ostacolo” rappresentato dal nuovo spartitraffico agisce nei modi più impensati: finge di non vederla oppure vi entra inchiodando all’improvviso.
Per non parlare del principio base del Codice della Strada (ancora troppo spesso ignorato) secondo cui immettendosi in una rotatoria è obbligatorio dare la priorità a chi si trova già al suo interno.
Insomma, i principi della nuova rotonda al momento restano sconosciuti ai più e gli automobilisti “rimandati”.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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