Dora Moroni ha chiesto il vitalizio della legge Bacchelli: sostiene che non può vivere dignitosamente con la pensione che ha.
Chi è Dora Moroni? Cosa è la legge Bacchelli? Presto detto: Dora Moroni, per i più giovani, è la ormai sessantenne valletta e cantante che, al culmine della celebrità, rimase in coma per settimane dopo essere stata coinvolta in un incidente d’auto mentre era in compagnia di Corrado Mantoni, indimenticato presentatore di tanti programi tra cui “la corrida”. Fu sposata per circa 11 anni con un altro cantante, Christian.
La legge Bacchelli, invece, fu istituita dal governo Craxi. Si tratta di un fondo a favore di cittadini “che hanno dato lustro all’Italia” che versino in stato di particolare necessità, i quali possono così usufruire di contributi vitalizi utili al loro sostentamento. Nel tempo ne hanno usufruito, tra gli altri, gli scrittori Aldo Braibanti e Gavino Ledda, la poetessa Alda Merini, i cantanti Ernesto Bonino, Joe Sentieri, le attrici Diana Torrieri, Tina Lattanzi, Alida Valli e Dria Paola, il pugile Duilio Loi, l’attore Franco Citti, la prima annunciatrice della Rai Fulvia Colombo, ed altri. Gino Bartali, dignitosamente, lo rifiutò, dichiarando che poteva ancora vivere di suo.
Attualmente il vitalizio è dell’importo massimo di 24mila euro all’anno.
«Va bene, grazie delle spiegazioni, ma dove vuoi parare?», mi chiederà qualcuno. E’ presto detto: fermo restando che al mondo può succedere di tutto, ma è possibile che noi dobbiamo farci carico sempre di tutto e di tutti? Dai vitalizi erogati a politici disonesti e ladri alle pensioni ad italiani “illustri” che quando erano tali hanno vissuto nel lusso da cicale ed ora che hanno sperperato tutto debbono essere sulle nostre spalle?
Qualcuno ha mai pensato ad una legge per dare 24mila euro all’anno al bracciante agricolo che ha fatto la fame per una vita ed adesso ancora peggio? O all’operaio cui i datori di lavoro non avevano versato tuttii contributi ed oggi si ritrova con 600 euro al mese di pensione e la fame la fa sul serio?
Possibile che non si riesca in nessun modo a uscire da questo vortice di privilegi per pochi a danno di tantissimi, visto che è confermato che quasi il 70 per cento della ricchezza italiana è in mano al 10 per cento dei suoi abitanti e il resto è, più o meno, nella cacca più nera?