Secondo Carmine Amato «La concentrazione di elementi contaminanti organici, sia nel sangue umano che nel latte materno, sembra essere legata principalmente all’inquinamento delle falde acquifere e di conseguenza dei prodotti agricoli»
Allarme tumori nell’Agro e a Nocera Superiore, a causa di rifiuti e dello scarico abusivo di sostanze pericolose nella Cavaiola. È quanto emerge in questi giorni se si confrontano i dati dell’Arpac e il comunicato del manager Asl Antonio Squillante. Tutto inevitabilmente denunciato da anni dal Comitato Cavaiola e dopo che l’area è stata sottoposta nel 2009 a bonifica da parte del generale Iucci, commissario di Governo.
E’ drammatico ed innegabile il legame tra lo scarico abusivo di rifiuti tossici e l’alta incidenza di tumori a Nocera Superiore e nei comuni circostanti.
«Un allarme sociale che desta sempre maggiore preoccupazione nei cittadini e fa clamore per l’indifferenza di chi dovrebbe intervenire e invece tace». A parlare è Carmine Amato, portavoce di Fratelli d’Italia a Nocera Superiore, che esprime vicinanza al Comitato Cavaiola ed offre un sostegno morale ed operativo per affrontare la delicata problematica con i dovuti interventi.
«Ci impegniamo a divulgare con sempre maggiore enfasi gli effetti sulla salute provocati dalle discariche abusive e invitiamo le autorità preposte a dare priorità alla bonifica dell’area interessata, mi riferisco al torrente Cavaiola, devastato da scarichi e smaltimenti illegali di rifiuti tossico nocivi. La drammatica connessione tra degrado ambientale e decessi per tumori è, purtroppo, innegabile. La concentrazione di elementi contaminanti organici, sia nel sangue umano che nel latte materno, sembra essere legata principalmente all’inquinamento delle falde acquifere e di conseguenza dei prodotti agricoli, che comporta aumento di tumori e, quindi, del tasso di mortalità. Purtroppo il problema dei rifiuti esiste e fa vittime, la società ne produce sempre più, ma non si preoccupa di come smaltirli. Per troppo tempo non si è data alla questione ambientale la giusta importanza – continua Amato – Il tasso di mortalità, sempre in aumento, va approfondito, per verificare l’influenza di fattori esterni a quello ambientale, come lo stile di vita, ma è innegabile che serve un’attenzione più approfondita, sul connubio ambiente e salute».