Il neo fondato movimento propone anche la chiusura per tutti i sabati e domeniche di dicembre di via Barbarulo e Garibaldi: per assicurare alla città una maggiore vivibilità, spiega il leader del gruppo Donato Fioretti

Due interessanti proposte sono arrivate sul tavolo del primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. Le ha presentate “Risveglio democratico”, uno dei nuovi gruppi politici sorti di recente a Nocera Inferiore, che si propongono, con una composizione spesso trasversale, per la soluzione di problemi della comunità più che per essere a destra o a sinistra di qualcuno.

La prima riguarda linea ferroviaria Nocera Inferiore – Mercato San Severino: riattivare alcune fermate soppresse per farla diventare una sorta di metropolitana nocerina con interessi su Nocera centrale, Nocera mercato (che coinvolgerebbe il palazzetto dello sport, l’ospedale e lo stadio), Nocera Piedimonte (e quindi il Tribunale), il cimitero, Codola e infine Mercato San Severino. Doppia l’utilità della proposta: liberare di parte del traffico una città che ne è più che congestionata e servire Mercato San Severino che dopo la soppressione del locale Tribunale vede tutti i suoi interessi legali convogliati su quello della città di san Prisco. Naturalmente, aggiunge Risveglio democratico, bisognerebbe mediare con le Ferrovia perché gli orari di transito siano adeguati alle esigenze dell’utenza.

La seconda è parimenti mirata alla maggiore vivibilità della città: la chiusura al traffico di via Barbarulo e via Garibaldi tutti i sabato pomeriggio e le intere domeniche del mese di dicembre, per consentire ai cittadini luoghi di aggregazione più accoglienti aumentando le occasioni di aggregazione. «Le nostre proposte spiega l’architetto Donato Fioretti, leader del movimento – si inseriscono nel discorso di apporto costruttivo che ‘Risveglio democratico’ vuole fornire all’Amministrazione.  L’intento è quello di fare delle proposte – alcune di immediata realizzazione, altre di breve, medio e lungo termine – che senza la pretesa di essere accolte per forza contribuiscano all’apertura di un dibattito sulle ‘cose’ da fare. Le nostre prime due proposte hanno una tempistica diversa, a dimostrazione di quanto affermato: una – quella della chiusura al traffico – è di immediata realizzazione; l’altra ha bisogno di un periodo temporale un po’ più ampio (in ogni caso abbiamo già contattato la RFI per sondare la realizzabilità della nostra proposta). Come scritto …“uno degli aspetti cui dobbiamo aspirare deve essere quello di realizzare una città nella quale i cittadini si riconoscano “ …e della quale siano fieri. Nel processo di ridefinizione – continua l’architetto – del ruolo della nostra città e del suo futuro, si pone il problema di individuare delle nuove linee di politica urbana che siano in grado di favorire una migliore qualità della vita. E’ necessario uno sforzo corale capace di indirizzare i processi di trasformazione della nostra città verso la migliore delle mete possibili; ed è auspicabile che intorno alle proposte suggerite si pronuncino tutti coloro che hanno a cuore il futuro della città in un confronto di opinioni il più largo possibile, in modo che gli atteggiamenti polemici improduttivi cedano il passo ad un responsabile e maturo senso delle decisioni democratiche».

 

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