Disponibilità del manager ad avere, in ogni caso, l’incontro richiesto dai sindaci di Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte, ma nel contempo l’assicurazione: «Nessuna intenzione di ridimesionare o chiudere la struttura»
di Maria Barbagallo
Il presidio di Materdomini non sarà ridimensionato. A garantirlo, dopo le polemiche sollevate da alcuni sindaci dell’Agro, è il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante. Nei giorni scorsi, preoccupati per il destino della struttura del Distretto 60, i sindaci di Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte avevano lanciato l’allarme. La struttura infatti serve non meno di 50mila cittadini che si sarebbero trovati all’improvviso costretti a recarsi a Nocera Inferiore, quando non a Pagani.
In particolare il primo cittadino di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, aveva chiesto, a nome di tutti i sindaci del distretto 60, un incontro al manager dell’Azienda Sanitaria. La risposta di Squillante non si è fatta attendere.
Il direttore generale, pur dicendosi disponibile ad incontrare i sindaci, in una nota ha chiarito che, così come già evidenziato in altra nota lo scorso 28 giugno, «Non vi è nessun provvedimento in itinere teso a determinare modifiche o contrazioni dell’attuale livello erogativo assicurato ai cittadini dalla struttura». Squillante ha anche precisato che: «La circolazione di notizie di contenuto diverso non è collegata agli orientamenti della direzione generale essendo, evidentemente, suscitata da iniziative finalizzata a dare rappresentazione mediatica ad istanze di parte».
«Siamo intervenuti – evidenzia il sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano – perchè essendo state mosse, da operatori del settore, delle perplessità in ordine ad alcune situazioni, abbiamo chiesto un incontro per sincerarci che i servizi offerti dalla struttura fossero resi in modo appropriato. Riteniamo nostro preciso dovere essere attenti sui problemi che interessano il territorio, e quindi, come si suol dire, “prevenire e meglio che curare”».
La comunicazione del direttore Squilante dovrebbe metter fine ad una vicenda che recentemente minacciava anche una escalation giudiziaria: Raffaele Di Tullio, un consigliere della Rsu Asl, aveva infatti dichiarato di aver scritto alla Procura della Repubblica per evidenziare come la strutura che ospita il presidio di Materdomini fosse anche stata recentemente ristrutturata con una spesa tutt’altro che lieve. Quindi pensare a chiuderla sarebbe stato un delitto dai risvolti contabilmente e penalmente rilevanti.