Riutilizzare e riqualificare l’area ex Fatme resta uno dei nodi da sciogliere a breve. Intanto lo strumento contabile, gravato da numerosi debiti risalenti agli anni ’80 e ’90, è stato reso operativo. Confermata la convenzione con Papa Charlie
di Maria Rosaria Mandiello
Un’area di oltre 3000 metri quadri, simbolo di una delle storiche fabbriche cittadine, che in passato è stata protagonista del mercato economico-lavorativo. L’area in questione è quella dell’ex stabilimento Fatme di Pagani. Cosa farne di un’area così ampia nel cuore della campagna paganese? Ad affrontare l’argomento è stato il civico consesso di Pagani. Molte le idee su come utilizzare l’ampio spazio. Tra le proposte emerse: quelle di un parcheggio, la cui utilità lascia molti dubbi, vista l’area rurale. Altra proposta, un centro sportivo, per evitare ai giovani paganesi di spostarsi in altri comuni del territorio. Nel frattempo il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica per la riattivazione e la riconversione del complesso industriale, ai sensi dell’articolo 5 del Dpr 447/98. «Pagani ha bisogno di crescere e creare occupazione per ripartire. Tengo a ringraziare tutti gli imprenditori che credono nella nostra città ed investono a Pagan». Queste le parole postate su Facebook, subito dopo il consiglio comunale, dal consigliere di maggioranza Pietro Sessa. Ma la neo approvata variante urbanistica ha già scatenato polemiche tra i consiglieri. Duro botta e risposta tra il consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia, Pasquale Sorrentino, l’unico ad aver espresso voto favorevole, e il consigliere di maggioranza, Bernardo Califano. A dire di Sorrentino, Califano non ha ben compreso che questa reindustrializzazione è prioritaria per l’imprenditoria di Pagani. Sorrentino, inoltre, precisa al consigliere Califano che l’amministrazione Bottone ha impiegato ben cinque mesi per poter approvare la variante urbanistica ed in questi mesi si è vissuta una vera e propria paralisi economica per la città. Non è tardata ad arrivare la risposta del consigliere di minoranza, che ha sottolineato quanto non conosca la materia tecnica, ma ha chiesto in consiglio comunale, a chi ha conoscenze in materia, delucidazioni sia in merito alla procedura sia rispetto la pubblica utilità in equilibrio con gli interessi degli imprenditori e dei lavoratori. Dunque, la riprogettazione dell’ex area Fatme sembra nei progetti dell’amministrazione Bottone, ma non senza qualche polemica. Tra i punti all’ordine del giorno, l’assise cittadina ha dovuto affrontare lo spinoso capitolo relativo al bilancio. Il consiglio comunale ha dovuto decidere su numerosi debiti fuori bilancio: si tratta di vecchie pendenze, sulle quali negli anni il comune ha pagato alti interessi. Debiti che l’ente paganese ha contratto negli anni ’80 e ’90. Infine, il civico consesso paganese ha posto l’obiettivo all’aspetto sociale, rinnovando la convenzione con l’associazione di volontariato Papa Charlie. La delibera rinnova la convenzione, siglata per la prima volta nel 2003 e riproposta negli anni, anche dalla commissione prefettizia che ha retto l’Ente durante il commissariamento.