Armando De Riso segue dalla poltrona le lezioni scolastiche

Compiti in classe e interrogazioni via webcam e Skype per Armando, un ragazzo nocerino costretto per qualche tempo all’immobilità da un pirata della strada. «E’ come se fosse in classe – spiega il papà – fa anche ricreazione con i suoi compagni di scuola»

Armando De Riso segue dalla poltrona le lezioni scolastiche

di Gigi Di Mauro

Si conferma, ancora una volta, scuola di eccellenza la scuola secondaria di primo grado “Solimena – De Lorenzo” di Nocera Inferiore.
Questa volta motivo degli apprezzamenti riscossi dall’istituto sono le attenzioni “particolari” che sono state dedicate ad Armando De Riso, alunno della 3F che qualche tempo fa, tornando a casa dalla scuola, fu investito da un pirata della strada riportando una seria frattura alla caviglia.
«Mio figlio, che ha 12 anni – ci spiega il papà, Mimmo – è stato investito da un automobilista mentre tornava da scuola, attraversando la traversa che va al Vescovado, sulla Nazionale. E’ obbligato all’immobilità per un paio di mesi, perché al Santobono gli è stato raccomandato di non muoversi onde evitare l’intervento chirurgico. Non potendo più andare a scuola ho avuto grande soddisfazione dal preside della scuola media Solimena, professor Giuseppe Pannullo, che ha organizzato per lui la scuola da casa. Armando si collega con Skype alle 8 di ogni giorno e fino all’una, viene interrogato e segue le lezioni come se fosse in aula. Fa i compiti in classe, fa la ricreazione con i compagni e… insomma sono contento in quanto se non fosse stato per il preside e i docenti disponibili, le assenze avrebbero causato una grave mancanza alla suo corso dell’anno scolastico».

il dirigente scolastico, professor Giuseppe Pannullo

«La nostra scuola ha anche una sezione ospedaliera – ci spiega il dirigente scolastico, professor Giuseppe Pannullo – per cui siamo attrezzati anche per assicurare la continuità didattica a ragazzi ricoverati nel reparto oncoematologico, con due docenti. Qui in sede abbiamo un computer dedicato che “guarda” la lavagna, e che nell’intervallo consente al ragazzo di socializzare e quindi esser meno solo. Fa quindi tutto come se fosse in classe, ricreazione compresa. La mamma di Armando mi mandò una mail per ringraziarmi, ma anche per dirmi che il ragazzo si sveglia contento di frequentare le lezioni. Vero è anche che Armando ha anche tanta voglia di fare. Poi tramite whats’app o via mail gli mandiamo anche i compiti in classe».

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