Secondo Polis-Sa, che sollecita anche il sindaco Cava de’ Tirreni e il questore ad organizzare una più capillare sorveglianza, case diroccate e fabbriche in disuso diventano facile rifugio di persone senza fissa dimora e focolai di delinquenza, più o meno organizzata
Una sorveglianza più assidua e capillare sul territorio. E’ quanto chiede in un comunicato Polis-Sa ai «sindaci di Cava de’ Tirreni e Nocera Superiore, Galdi e Cuofano, e al questore, dottor Anzalone». Il movimento guidato da Mimmo Oliva parte da una constatazione: il forte incremento di furti nelle città di Cava de’ Tirreni e Nocera Superiore, nonostante la massiccia presenza sul territorio di Polizia e Carabinieri, e offre un possibile e preciso target: un controllo capillare di tutti gli edifici abbandonati, sempre più spesso ricovero di persone senza fissa dimora.
«Si registra infatti – prosegue il comunicato – il sempre più forte malcontento degli abitanti delle due città, ormai costretti a veri e propri turni di guardia, anche di notte, per proteggere le proprie abitazioni. Considerevole anche il disagio per i bambini, traumatizzati da quella che sta diventando una vera e propria pressione psicologica. Appare a questo punto necessario un più incisivo intervento delle forze dell’ordine, poiché molte strutture fatiscenti e abbandonate presenti sul territorio tra le due città, sovente, ospitano al loro interno un folto numero di persone, di cui non sembra sia stato fatto un censimento. Occorre, in definitiva, un’azione tesa a scoraggiare chi sta facendo dell’illegalità un vero e proprio lavoro ai danni della collettività».