Tutte le competenze passano temporaneamente agli uffici comunali in attesa della costituzione di una nuova partecipata. A rischio 26 lavoratori. Per il curatore fallimentare c’è grande confusione nella situazione debitoria

di Maria Rosaria Mandiello

Si chiude il capitolo Multiservice nella città di Pagani. La società partecipata, fondata durante la prima amministrazione Gambino, ormai è solo cronaca del passato. Infatti il comune di Pagani, in virtù della cessazione dell’esercizio provvisorio della curatela fallimentare della partecipata, gestirà, fino alla costituzione di una nuova società, i servizi che fino ad ieri erano in capo all’azienda. Si tratta di servizi che vanno dall’occupazione del suolo pubblico alla pubblicità e affissione, passando per le lampade votive e  la gestione dei passi carrabili. Nei giorni scorsi il comune ha provveduto a definire le competenze dei vari uffici e sono stati resi noti i settori di competenza delle varie attività. Il settore pianificazione edilizia privata e servizi cimiteriali si occuperà della gestione delle occupazioni del suolo pubblico e delle lampade votive. I cittadini potranno ritirare la modulistica presso l’ufficio commercio, situato nella sede distaccata del comune. Passi carrabili, pubblicità e affissioni saranno gestiti dalla Polizia Municipale. Gli utenti potranno ritirare la documentazione presso gli uffici di via Carmine. Nel frattempo, da Palazzo di città si lavora per la creazione di una nuova società che subentrerà alla Multiservice, e che che dovrà assorbire i ventisei lavoratori della precedente partecipata. L’ora decisiva scatterà il prossimo 30 dicembre. Infatti, se entro quella data il comune di Pagani non avrà costituito una nuova azienda, scatteranno i licenziamenti. Giovedì mattina i dipendenti della partecipata hanno sottoscritto un accordo, rinunciando all’indennità a partire dal 7 novembre e fino alla creazione della nuova società. Una grande responsabilità, ora, grava sull’amministrazione comunale, che nei tempi dovrà fare di tutto per rispettare i tempi per poi attivare tutte le procedure per il reintegro dei ventisei lavoratori. La buona riuscita dell’operazione implicherà anche reperire le risorse economiche necessarie: un’impresa non facile, considerato che la Multiservice è arrivata al fallimento in quanto fortemente esposta nella situazione debitoria, con una gestione, a detta del curatore fallimentare, Sergio Como, non oculata e economicamente non orientata all’interesse della società. La Multiservice aveva uscite ma non aveva ricavi. I debiti accumulati ammontano a diversi milioni di euro, ma restano ancora altre somme in via di accertamento. Tra queste, ci sono importi che avrebbe dovuto recuperare Equitalia, ma manca ancora la rendicontazione. La società partecipata vanta anche crediti da parte del comune che non ha versato ingenti importi. Insomma, il capitolo Multiservice non è definitivamente chiuso ed è destinato ancora a far parlare di sé.

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