Mentre i cittadini affogano tra le immondizie i due enti sembrerebbero pronti a ufficializzare il loro divorzio. Palazzo San Carlo ha un debito con il Bacino Salerno1 di ben 16 milioni di euro

di Maria Rosaria Mandiello

Sacchetti aperti agli angoli delle strade, che costringono i cittadini a veri e propri slalom, e odore nauseabondo che si leva dai cumuli di rifiuti. Immondizia ovunque, sui marciapiedi, nei vicoli e nei cortili. Si presenta così la città di Pagani. Una città sommersa dai rifiuti. L’ennesima emergenza ha spinto qualche giorno fa i consiglieri comunali della lista “Grande Pagani”, tramite il capogruppo, Pietro Sessa, a chiedere al sindaco della città liguorina, Salvatore Bottone,  la chiusura delle scuole per carenze igienico-sanitarie. Sulla stessa linea d’onda Giuseppe Barone, dell’associazione “No Aids Onlus” che ha scritto nei giorni scorsi al Prefetto di Salerno chiedendo un intervento urgente. Alla base un rapporto incrinato tra il comune di Pagani e il consorzio di Bacino Salerno 1, società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in molti comuni del comprensorio. Ma i due enti, che da anni hanno un difficile rapporto, sarebbero pronti alla scissione. La fine del tormentato rapporto dovrebbe essere sancita nelle prossime settimane, in Prefettura. La decisione è arrivata questa mattina durante un vertice tenutosi a palazzo di città, alla presenza del sindaco Salvatore Bottone, del commissario del consorzio di Bacino, Fabio Siani, e delle organizzazioni sindacali, oltre che del responsabile del settore ambiente, Gerardo Califano. I due enti, con l’accordo dei sindacati, hanno deciso di mettere in atto tutte le dovute procedure affinché si renda possibile una rescissione consensuale del rapporto.  Durante l’ incontro, diverse sono state le tematiche trattate: dai disservizi che si registrano sul fronte della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, come anche del numero ridotto del personale nel cantiere di via Filettine a Pagani. Ancora, delle azioni che il comune ha intrapreso per procedere all’acquisto di mezzi, cassonetti e buste per avviare la raccolta differenziata. Durante l’incontro, il primo cittadino ha puntato l’attenzione sulle condizioni igienico-sanitarie in cui versa la città e sull’impossibilità di procedere ad una regolare raccolta rifiuti. Dal canto suo, il commissario Siani ha evidenziato che non è possibile far fronte a tale criticità, poiché per il consorzio di Bacino vi è il blocco di nuove assunzioni. Siani, inoltre, ha anche attribuito l’appellativo di “pecora nera” al comune di Pagani, che vanta un debito di 16 milioni di euro nei confronti dell’ente consortile, di cui 13 milioni già oggetto di un decreto ingiuntivo. Insomma, tra i due enti il rapporto è ormai difficile da gestire, mentre la città soffoca tra i rifiuti e aspetta risposte.

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