Occasione sarà la seconda conferenza per la valorizzazione e promozione dell’Agro nocerino. Si parlerà tra l’altro dell’interro del percorso storico della Napoli-Salerno e della creazione di un grande parco urbano e archeologico
Si terrà l’11 ottobre nella sala consiliare di Nocera Inferiore la seconda Conferenza per la valorizzazione e la promozione dell’Agro nocerino.
L’evento è organizzato dall’amministrazione comunale di Nocera Inferiore d’intesa coi limitrofi comuni di Castel San Giorgio, Nocera Superiore, Pagani, San Valentino Torio e Sarno. L’Agro nocerino sarnese è un territorio che ha plasmato i destini storici, economici e sociali dell’intera Campania a sud del Vesuvio. La conferenza ormai imminente riprende e perfeziona taluni temi considerati in quella del 4 ottobre dell’anno scorso, sull’organizzazione sociale ed economica dell’Agro e sulla mobilità all’interno e fuori di esso, avendo a mente che si è progressivamente annullato il vantaggio derivante al nostro territorio dalla sua collocazione geografica che fino a ieri ne faceva il punto obbligato di passaggio tra il nord e il sud della Penisola. Oggi di questa felice posizione rimangono solo i crescenti pesi di un attraversamento intensivo su gomma e su ferro, senza più gli antichi vantaggi, e questo per la buona ragione che la gente passa per la Valle del Sarno, ma non vi si ferma!
I lavori della Conferenza cominceranno alle ore 10 nell’Aula consiliare di Nocera Inferiore con il saluto del sindaco ospitante, avvocato Manlio Torquato, e saranno introdotti dal dottor Antonio Pecoraro, ispettore onorario MIBAC e presidente dell’Archeomed, il sodalizio archeologico del Mediterraneo che avvia la sua attività con questa iniziativa. Subito dopo il professor Mario Torelli, docente emerito dell’Università di Perugia e premio Balzan per l’archeologia, terrà un intervento “Per una storia di Nuceria Alfaterna”, soffermandosi sulla necessità di considerarne la vicenda venticinque volte secolare, anche ai fini della migliore conoscenza di Pompei stessa, di cui sono noti assai bene aspetti secondari ma continuano ad essere ignorati quelli più interessanti, primo fra tutti il rapporto tra la città vesuviana e quelle vicine città della Campania antica, a cominciare proprio da Nuceria.
Richiamandosi alla stratificazione lineare di quest’ultima da oriente verso occidente, sulla quale già si tenne nell’ottobre 1985 l’indimenticabile convegno “L’Utopia possibile”, organizzato dall’Archeoclub nocerino, l’architetto Salvatore Scoppetta parlerà de “La città progettata: Nocera nuova forma urbis” per sollecitare le Soprintendenze competenti a portare interamente alla luce la Nocera di età classica, saldandone le testimonianze con quelle di età medievale e poi con l’area archeologica di Pompei. In tal modo tutti questi reperti saranno visibili all’interno del grande parco che mette in relazione le due città antiche, realizzato proprio nell’area di sedime della ferrovia storica che tocca sia la caserma borbonica, trasformata in museo per i reperti antichi dell’intero Agro nocerino, sia le antiche case religiose ai piedi della collina del Parco, da trasformare in alberghi. Dal canto suo, il dottor Domenico Camardo, capo archeologo Hcp, tratterà dell’Herculaneum Conservation Project, mentre il professor Antonio Grimaldi dell’Università di Roma Tor Vergata si soffermerà sugli aspetti strutturali del recupero del Rione Terra a Pozzuoli.
La ricostruzione della città mediante la convergenza di risorse economiche e culturali sarà al centro del dibattito che chiuderà la prima parte della giornata di studio. Saranno sollecitati interventi di recupero edilizio e di scavo archeologico con previsione di interramento della ferrovia storica, e con la creazione di nuove stazioni metropolitane, oltre che di un nodo di interscambio ferro-gomma. Ne parleranno la professoressa Daniela Esposito della Scuola di Restauro dell’Università di Roma, l’urbanista Alessandro Dal Piaz e i responsabili delle Soprintendenze di Pompei e Salerno.
I lavori riprenderanno col tema “Territorio come servizio: strutture e infrastrutture” trattato dal professor Ennio Cascetta dell’Università di Napoli, dal dottor Domenico Arcuri, Ad Invitalia, dal professor Pasquale Persico, membro del progetto QVQC, dall’avvocato Andrea Annunziata, responsabile dell’Autorità Portuale di Salerno, dall’avvocato Antonio Fasolino del Consorzio dell’Aeroporto di Pontecagnano e dal professor Rocco Giordano dell’Università di Salerno.
Dopo l’intervento dei sindaci, il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, parlerà del nesso tra beni culturali e sviluppo. La chiusura dei lavori sarà affidata al Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini.