Nel centro di arte e cultura diretto da Filippo Astarita una collettiva di artisti del territorio fino al 18 ottobre
Sabato 4 ottobre, alle ore 19:00, sarà inaugurata la mostra collettiva degli artisti Pietro Paolo Paolillo, Vincenzo e Ascanio Francese, dal titolo Il Tempo Sospeso.L’evento, promosso dal presidente dell’associazione Filippo Astarita, si terrà presso il Centro d’Arte e Cultura La Sfinge. Questa è la prima volta che viene presentata una collettiva di artisti del nostro territorio, segno evidente che le iniziative non si fermano mai. La collettiva dal titolo “Il Tempo Sospeso” esporrà le opere di Pietro Paolo Paolillo, Vincenzo e Ascanio Francese di Angri. Artisti fortemente riconoscibili, eclettici ed innovativi; figure di sicuro rilievo nel panorama dell’arte contemporanea meridionale che valorizzeranno il Centro e che preannunciano di sorprendere il pubblico. La collettiva sarà visitabile fino al 18 Ottobre dal martedì al sabato dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 20:30.
Di seguito un breve ritratto artistico degli espositori.
Vincenzo Francese: Artista poliedrico e innovativo è il protagonista assoluto di una pittura che si colloca all’interno delle moderne tendenze espressive con una personale sperimentazione tecnica e pittorica. Orientata verso la rottura delle tradizionali linee prospettiche, in una sorta di schiacciamento unidimensionale, Francese osserva e incasella sul piano di un’enorme scacchiera il caos che accompagna l’umana esistenza.
Pietro Paolo Paolillo: Artista riconoscibile per le raffinate e distintive doti tecniche, raccoglie nei suoi ultimi lavori le spinte innovative di una tendenza che trova i motivi ispiratori nella pittura d’oltre oceano. Nello spunto paesaggistico, lontano da ogni verismo figurativo, si miscelano stratificazioni post-impressioniste con elementi surreali, eludendo così la declinazione di ogni identità storica dalle rappresentazioni urbanistiche.
Ascanio Francese: Artista eclettico, coniuga la spinta propulsiva degli elementi pittorici con l’utilizzo e la trasformazione in forme scultoree di materiali eterogenei, junk. L’attraversamento dei generi e delle diverse tecniche assemblative consentono all’artista di perseguire l’idea dell’equilibrio, concretata nella precisa equidistribuzione dei pesi.