Riportiamo l’intervento che ieri sera il primo cittadino, Manlio Torquato, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook per commentare l’avvenuta concessione e i programmi per il futuro del comune da lui amministrato
di Manlio Torquato
Nocera è Città, nel senso che per la prima volta nella storia repubblicana ne ha formalmente il titolo con tanto di araldica e nuovo gonfalone. Stamane (ieri, ndr) ho ritirato il DPR dalle mani del Prefetto. Giornata storica. Beninteso, non che prima non lo fosse, nei fatti almeno. Limiti e problemi a parte. Come tante. Nocera è stata antica capitale di confederazione (quella sannitica), ha battuto moneta prima di Roma, ha ospitato re e generali, industrie e scrittori. Ma non ha mai perso quella vocazione un po’ pettegola e paesana ad impigrirsi e sparlarsi addosso. Quella magnificamente descritta da Rea in Ninfa Plebea. Ora cogliamo con questo simbolo un’opportunità, quello di riflettere ed agire per riapprorpiarci del nostro “destino urbano”, di immaginare il nostro ruolo. Per fare ciò ho incaricato un gruppo di qualificati professionisti di vari ambiti, di collazionare un documento che fotografi ad oggi chi siamo e cosa vogliamo essere, come comunità, come città. Il lavoro è stato completato. Stasera, il giorno stesso del conferimento del titolo di città (altra coincidenza simbolica). Il documento sarà la base per l’ideazione di un “brand” per Nocera e il suo comprensorio.
C’è da immaginare il futuro, oltre le cacche dei cani o il traffico che non va. Cose che più o meno accadono in tutte le città. Certo, rimediando anche a quello. Ma consapevoli di una missione più impegnativa e più ambiziosa. A voi chiedo un suggerimento, un’idea, la partecipazione, a suggerire un metodo, un modo, un luogo, che apra alla collaborazione ideativa di tutti su cosa possa e voglia essere Nocera, domani.