Inascoltato l’allarme lanciato nel 2013 ad Asl e Comune per ottenere la rimozione del materiale a rischio che copre un palazzo fatiscente adiacente l’istituto. Preoccupazione anche di genitori e studenti
di Enrica Granato
Scoppia il problema amianto nelle scuole di Nocera Inferiore. Il problema è stato segnalato più volte da un gruppo di insegnanti dell’istituto alberghiero di via Scarano, tutt’oggi rimasti inascoltati.
Il tetto ondulato di Eternit di un palazzo fatiscente, che in alcuni punti appare corroso, con frammenti che tendono a staccarsi, e che dista appena 10 metri dalla struttura scolastica, si è trasformato in una bomba ad orologeria per gli studenti che ogni giorno frequentano l’edificio, succursale della sede di via Napoli: un disagio non da poco su cui si sono riversate le attenzioni di tanti genitori e di una parte del personale docente, che ha tentato già due volte di dare risalto al grave problema della costruzione incriminata. Infatti i docenti presentarono nel 2013 una petizione ed una documentazione fotografica dello stato di degrado della copertura in Eternit all’Asl di Nocera Inferiore e all’amministrazione comunale allo scopo di evitare un aggravamento della situazione e salvaguardare la salute pubblica, senza però ottenere alcun risultato. La pericolosità delle polveri sollevate non è stata mai rilevata ed i lavori mai partiti.
A farne le spese sono alunni, insegnanti , operatori e collaboratori scolastici costretti quotidianamente a convivere con la presenza di questo ecomostro cancerogeno da cui è impossibile proteggersi sia durante la sosta nel piazzale della scuola, in attesa dello scampanellio che preannuncia l’ingresso nelle aule, sia durante le lezioni : le finestre di alcune sezioni, infatti, si trovano proprio in corrispondenza del vecchio palazzo e inalare i veleni delle fibre d’amianto rilasciate nell’ambiente dal tetto ormai sfaldato è inevitabile.
La succursale dell’Ipsar è molto più frequentata della sede principale: sono, infatti, circa 900 gli studenti presenti che, con l’entrata in vigore anche dell’orario pomeridiano, sono esposti alle inalazioni tossiche per un tempo maggiore.
Da qui la richiesta all’amministrazione di far rimuovere il manufatto in questione nel più breve tempo possibile e di sostituirlo con materiali di nuova generazione : l’Eternit risulta dannoso qualora le fibre di cui il materiale è costituito si rompano, come nel caso del tetto dell’edificio antistante la succursale.
Anche i residenti del quartiere Cicalesi, preoccupati per una situazione che va avanti da troppo tempo, ne chiedono lo smantellamento immediato e la sua riqualificazione.