La segnaletica orizzontale è sparita e i pedoni non sanno in che punto attraversare. Il tasto di chiamata è posizionato su uno solo degli impianti. Rischi continui per i pedoni che attraversano  alla cieca e per gli automobilisti che non vedono più le strisce zebrate

di Enrica Granato

Nonostante l’attivazione dei semafori pedonali, regna il caos in via Rea. Attesi a lungo dai residenti, che ogni giorno rischiavano di essere travolti dalle vetture lanciate a folle velocità lungo il rettilineo che conduce in via Pucci, i dispositivi che regolano il traffico all’incrocio con via Dentice e in corrispondenza del vecchio attraversamento pedonale sono stati messi in funzione solo da pochi giorni e, nel frattempo, la segnaletica orizzontale è stata cancellata dall’asfalto.
Questo ha provocato smarrimento tra gli utenti che ancora non hanno ben chiaro quale punto della strada scegliere per giungere all’altro marciapiede : l’impianto a chiamata per i pedoni, inoltre, è posizionato in un solo punto (la seconda ubicazione, più distante, è riconoscibile solo grazie ai pali, al momento sprovvisti del congegno completo) e la fitta vegetazione che costeggia la carreggiata ne impedisce -a prima vista- l’individuazione. E c’è chi, come nel caso degli anziani, non ha familiarità con la nuova apparecchiatura e si lancia in strada sicuro di esercitare il suo diritto di precedenza: purtroppo, basta un momento di distrazione o di impazienza (come nel caso dei più giovani che,il più delle volte, non rispettano i tempi previsti tra una chiamata pedonale ed il verde) per provocare un incidente. Gli automobilisti, che giungono a velocità sostenuta all’intersezione con via Dentice, non vedendo passaggi zebrati continuano indisturbati le loro corse, rappresentando un vero pericolo per la pubblica incolumità sia per chi va a piedi che per chi usa le due o le quattro ruote. Insomma, la scomparsa delle strisce pedonali sta creando non pochi disordini e in via Rea vige l’anarchia: una sorta di “passo prima io o passi prima tu”, con relativa “maratona dell’attraversamento” del cittadino e “frenata da ultimo minuto” dei guidatori.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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