La segnaletica orizzontale è sparita e i pedoni non sanno in che punto attraversare. Il tasto di chiamata è posizionato su uno solo degli impianti. Rischi continui per i pedoni che attraversano alla cieca e per gli automobilisti che non vedono più le strisce zebrate
di Enrica Granato
Nonostante l’attivazione dei semafori pedonali, regna il caos in via Rea. Attesi a lungo dai residenti, che ogni giorno rischiavano di essere travolti dalle vetture lanciate a folle velocità lungo il rettilineo che conduce in via Pucci, i dispositivi che regolano il traffico all’incrocio con via Dentice e in corrispondenza del vecchio attraversamento pedonale sono stati messi in funzione solo da pochi giorni e, nel frattempo, la segnaletica orizzontale è stata cancellata dall’asfalto.
Questo ha provocato smarrimento tra gli utenti che ancora non hanno ben chiaro quale punto della strada scegliere per giungere all’altro marciapiede : l’impianto a chiamata per i pedoni, inoltre, è posizionato in un solo punto (la seconda ubicazione, più distante, è riconoscibile solo grazie ai pali, al momento sprovvisti del congegno completo) e la fitta vegetazione che costeggia la carreggiata ne impedisce -a prima vista- l’individuazione. E c’è chi, come nel caso degli anziani, non ha familiarità con la nuova apparecchiatura e si lancia in strada sicuro di esercitare il suo diritto di precedenza: purtroppo, basta un momento di distrazione o di impazienza (come nel caso dei più giovani che,il più delle volte, non rispettano i tempi previsti tra una chiamata pedonale ed il verde) per provocare un incidente. Gli automobilisti, che giungono a velocità sostenuta all’intersezione con via Dentice, non vedendo passaggi zebrati continuano indisturbati le loro corse, rappresentando un vero pericolo per la pubblica incolumità sia per chi va a piedi che per chi usa le due o le quattro ruote. Insomma, la scomparsa delle strisce pedonali sta creando non pochi disordini e in via Rea vige l’anarchia: una sorta di “passo prima io o passi prima tu”, con relativa “maratona dell’attraversamento” del cittadino e “frenata da ultimo minuto” dei guidatori.