Il gruppo di astrattismo totale. A destra Antonio Salzano

Al premio Sulmona 2014 l’artista nostrano, che con Giuseppe Cotroneo e a Mario Lanzione forma il gruppo “Astrattismo Totale”, ottiene una segnalazione di merito da una nutrita giuria di critici d’arte, tra i quali spiccava Vittorio Sgarbi

Il gruppo di astrattismo totale. A destra Antonio Salzano

di Maria Barbagallo

Una segnalazione particolare. E’ quella che è stata ottenuta al 41mo premio Sulmona dal gruppo “Astrattismo Totale“, del quale fa parte il nocerinissimo pittore Antonio Salzano insieme agli artisti Giuseppe Cotroneo e a Mario Lanzione. A decidere di dare particolare evidenza ai lavori del gruppo è stata una giuria qualificatissima, e nel particolare composta dai critici d’arte Vittorio Sgarbi, Ivo Bonitratibus, Carlo Fabrizio Carli, Toti Carpentieri, Giorgio Di Genova, Massimo Pasqualone, Rosario Pinto, Duccio Trombadori e Gaetano Pallozzi. Questi hanno selezionato su scala internazionale i centoventi artisti per il quarantunesimo Premio Sulmona, una manifestazione che, dalla sua nascita, ha lanciato alla ribalta internazionale tantissimi artisti ancora oggi operanti.
Il Gruppo “Astrattismo Totale” nasce con l’Arte studio gallery di Benevento e coniuga l’esperienza dell’Astrattismo Geometrico con quella dell’Informale, per una proposta innovativa nel settore dell’Arte Astratta. Mario Lansione (in arte Mario Lanzione), con i testi critici scritti per le mostre fatte a Città di Castello (Perugia), Bari, Benevento, Cantalupo nel Sannio (Isernia), Napoli e Avellino, ne spiega i contenuti e gli obiettivi, sottolineando che il superamento delle poetiche dell’Astrattismo è da ricercare nella capacità di esprimersi con una visione sia razionale che irrazionale dell’arte. Un’operazione artistica, filosofica e religiosa  che indaga nel mistero più profondo dell’esistenza dell’uomo, nella sua ”essenza” e in quella spiritualità interiore che si può raggiungere solo mediante un’oculata riflessione sul significato della vita e della sua integrazione in un “ordine” cosmico che coincide con l’idea di una totalità astratta: la molteplicità del “tutto” trasformata in “uno”, nel contesto dell’intero Universo in continuo espansione.
Sotto il profilo della ricerca e della sperimentazione, l’idea di “coniugare” la materia con la geometria nasce con il periodo delle “carte veline” del 1975 di Mario Lanzione che, negli anni a seguire, volge il suo impegno anche come propositore di eventi che hanno lo scopo di mettere insieme artisti delle due opposte tendenze. Non a caso, infatti, il gruppo prende nome dalla mostra personale del 2008 di Mario Lanzione “Astrattismo Totale: Vibrazioni geometriche nella materia”, tenuta alla galleria d’arte “Rosso Fenice” di Benevento.
Attualmente, l’idea proposta dal gruppo Astrattismo Totale si sta divulgando nell’ambiente artistico facendo prendere coscienza, ad  artisti  e critici d’arte che operano nel panorama dell’arte contemporanea, della possibilità di determinare una svolta significativa nell’ambito della poetica dell’Arte Astratta.

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