Cresce il fronte dei sindaci dell’Agro che appoggeranno il ricorso al Tar del Comitato No vasche. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Montoro, mentre ancora si attendono Nocera Superiore e Castel San Giorgio. L’aggiornamento del presidente Emiddio Ventre

Ieri dopo un breve colloquio con il sindaco di Montoro, Mario Bianchini, il Comitato No vasche ha incassato un altro prezioso sostegno per il Tar. Il comune di Montoro, nonostate gli allagamenti della settimana scorsa, è contro le vasche di laminazione, ma chiede la messa in sicurezza del fiume attraverso il rifacimento integrale degli argini.
Al momento in adiuvandum ci sosterranno per l’udienza del prossimo 24 ottobre i sindaci di Nocera Inferiore, Poggiomarino, Striano, Sarno e Montoro. Dopo il colloquio con Giovanni Maria Cuofano, sindaco di Nocera Superiore, avuto lo scorso 1 agosto, ad oggi stiamo ancora aspettando la delibera di giunta che dovrebbe essere assunta a breve.
Andrea Pascarelli,sindaco di Roccapiemonte, sta riflettendo sulla questione, anche se dovrebbe essere il primo a costituirsi, visto che è l’amministrazione che ha i dati più aggiornati dell’Arpac sullo stato delle acque della Solofrana, tanto che a maggio ha emesso l’ordinanza per il divieto d’irrigazione.
Ricordiamo che il nostro ricorso al Tar è teso a dimostrare che l’acqua del fiume è ancora inquinata. Chi sa parli: aspettiamo di incontrare anche il sindaco  di Castel San Giorgio,  Franco Longanella, che forse non ancora compreso a pieno le ragioni della nostra lotta. Noi siamo per la messa in sicurezza del fiume, ma anche contro chi vuole contaminare la catena alimentare dell’intero bacino, e di conseguenza far aumentare le morti per tumore.  

Emiddio Ventre
Presidente del Comitato No Vasche

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