A via Gramsci è diventato praticamente impossibile bere l’acqua dal piccolo gioiello che sorge nel pieno centro storico e che per decenni ha fornito del prezioso liquido passanti ed abitanti del quartiere. E a Montalbino la situazione non è certamente più rosea
di Enrica Granato
Una vera e propria “fontana di rifiuti”: è così che si presenta la sorgente di via Gramsci, una delle poche originali ed antiche ancora presenti in città.
Avanzi di cibo, fazzoletti, plastica, deiezioni canine, perfino scarpe, calce e pittura rossa avanzate da qualche lavoro di ristrutturazione nei paraggi campeggiano attorno e all’interno di questo piccolo gioiello situato nel cuore del centro storico.
Stando alla testimonianza di alcuni residenti della zona (una dei quali ha anche denunciato lo scempio condividendo delle fotografie su un noto social network), pare che l’abbandono dei rifiuti accanto alla fontana avvenga di frequente, dando vita all’ennesimo scempio legato all’inciviltà di alcuni cittadini che continuano imperterriti ad abbandonare ogni genere di immondizia per strada.
Desolatamente abbandonate da anni, le fontane storiche di Nocera Inferiore il più delle volte emanano cattivo odore, sono ricoperte di muschio e scritte di ogni genere, intasate dalla melma o completamente asciutte, deturpate, usate come discariche: insomma, parte del patrimonio cittadino che andrebbe valorizzato viene reso covo e ricettacolo di topi, insetti e randagi. Impossibile abbeverarsi senza tapparsi il naso o senza inciampare nel pattume.
Queste fontane, dove un tempo ci si approvvigionava quando i rubinetti delle proprie abitazioni erano a secco, sopravvivono solo grazie alle caritatevoli piccole manutenzioni che di tanto in tanto vengono loro elargite ( giusto il necessario per ripulirle e far zampillare un po’ d’acqua).
In via Gramsci, così come in tanti altri luoghi del Comune (vedi la sorgente di Montalbino), sul rispetto e sul decoro ha purtroppo ancora una volta prevalso la maleducazione.