Stamane intorno alle 10 via Matteotti sconvolta dalle urla di due nomadi che se le sono cantate di santa ragione. L’uomo avrebbe cercato anche di investire la donna, pare per ragioni d’amore ed economiche. Pronto l’intervento della Polizia locale
di Enrica Granato
Una questione di vecchi rancori e gelosie ha trasformato in pochi istanti via Matteotti nello scenario di una discussione accesa e dai toni tutt’altro che contenuti, al punto che le urla dei due antagonisti sono state udite distintamente fino ai piani alti dei palazzi circostanti e nell’adiacente piazza Diaz.
Secondo quanto raccontato dai testimoni e dagli agenti della Polizia Municipale, intorno alle ore 10 una nota zingara residente nei pressi di Montalbino si trovava al mercato rionale dell’area Trincerone (via Fucilari) per curiosare tra gli stand e chiedere una piccola offerta ai pedoni quando si è accorta di essere seguita da un uomo – nomade anch’egli – che più volte ha provato ad avvicinarla. Infastidita, la donna ha provato a depistarlo uscendo dal mercato e dirigendosi verso via Matteotti ma è stata raggiunta da quest’ultimo che, a bordo della sua auto, ha anche tentato di investirla. Giunti nei pressi della Galleria Maiorino hanno dato vita ad un “siparietto” fatto di grida ed insulti davanti ad attoniti presenti, che hanno assistito alla scena restando a debita distanza.
Non sono ancora del tutto ben chiari i motivi della discussione ma pare si sia trattato di un “tradimento amoroso” da parte della zingara, a cui è stato aggiunto anche un problema economico o abitativo.
Sul posto sono prontamente intervenuti alcuni uomini della Polizia Municipale e di Stato che hanno, a più riprese, sedato gli animi dei litiganti a cui subito hanno fatto da scudo altri membri delle rispettive famiglie. Più volte, infatti, calmati dagli agenti hanno ricominciato ad insultarsi a gran voce fino a quando, dopo un’ora e dopo aver mostrato i propri documenti, hanno preso strade diverse: la donna ha proseguito per via Citarella mentre all’uomo è stato concesso di attraversare l’area pedonale di piazza Diaz (e di raggiungere,quindi, via Canale) a bordo della sua automobile pur di tenerli separati.
«Sono sempre in giro a chiedere elemosina alla gente , spesso anche importunando insistentemente i passanti – hanno commentato i commercianti – e non è certo un bel biglietto da visita per la nostra città, soprattutto qui in pieno centro».