Giudice pensa al prossimo concilio giovane: «Sono chiamati a danzare insieme giovani e vecchi secondo la prospettiva del profeta, vogliamo riconsegnare il dono del concilio alle nuove generazioni, come una bussola per essere orientati nel cammino della fede e della vita»
«Di te si dicono cose stupende» è il versetto del Salmo 87 che apre gli orientamenti pastorali per l’anno 2014/2015 che il vescovo Giuseppe Giudice dona alla diocesi di Nocera Inferiore e Sarno. Un anno impegnativo, il prossimo, dal punto di vista pastorale, in quanto coinciderà con il concilio giovane che avrà come tema «Una Chiesa giovane, capace di rinascere dall’alto (cf. Gv 3,3)».
«Come Pastore, attento alla vita spirituale di ognuno – scrive il presule nell’introduzione – li consegno a tutti come alimento, sostanziato di Parola, per il cammino spirituale e pastorale; ma chiedo, innanzitutto agli uffici pastorali e alle parrocchie, di tradurli in utili percorsi pastorali, capaci di incidere nel vissuto della nostra gente, in modo che l’ansia missionaria del vescovo e il senso della diocesi possano irrorare tutte le fibre della nostra Chiesa».
Monsignor Giudice, rispetto al concilio giovane, negli orientamenti pastorali scrive: «Con il concilio giovane, mentre sono chiamati a danzare insieme giovani e vecchi secondo la prospettiva del profeta, vogliamo riconsegnare il dono del concilio alle nuove generazioni, come una bussola per essere orientati nel cammino della fede e della vita. Questo è l‘obiettivo del concilio giovane, urgente oggi, per continuare a costruire la Chiesa, avendo come pilastri le quattro costituzioni del oncilio Vaticano II e tutti i suoi documenti. Ci possono aiutare tre verbi: andare; costruire; soffrire».
«Rinascere – chiosa il vescovo – sarà il verbo che coniugheremo in tutti i modi e in tutti i tempi e, come Nicodemo nelle nostre notti ed anche nelle notti del cuore, andremo da Gesù per accogliere il dono rivelativo dell’amore e sentire il vento dello Spirito che soffia dove vuole (cf. Gv 3,8)».