Per il primo cittadino la conferenza stampa dell’avvocato Mandarino è stata « il solito guazzabuglio» di chi lancia critiche dimenticando l’impegno per restituire una squadra alla città. E amareggiato puntualizza: «Da nocerini speravamo in una totale rottura con personaggi, metodi e gestione del passato»
Non ci sta il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, a subire senza reagire gli attacchi di chi in questo momento rappresenta la Nocerina. E nel pomeriggio ha fatto pervenire alla stampa una sua dichiarazione con la quale esprime, non senza rammarico, il proprio punto di vista.
«Nel corso della conferenza stampa dell’avvocato Mandarino sulla Nocerina leggo purtroppo, ancora una volta, i soliti attacchi al sindaco e all’Amministrazione – scrive il primo cittadino – E’ la solita storia che si ripete da quattro anni a questa parte. A dire di Mandarino l’Amministrazione sarebbe latitante sulla vicenda Nocerina. Eppure egli è stato personalmente presente, a nome di alcuni imprenditori che a suo dire erano disponibili ad una nuova società, in uno all’associazione “I Nocerini” e con l’avvocato Paolo De Maio, delegato dall’Amministrazione comunale, all’incontro tenuto qualche mese fa presso il Comune sul da farsi. Egli sa che il sindaco – ha continuato Torquato – ha scritto al presidente Abete perché venisse rilasciato il titolo per la serie D o categoria inferiore (Eccellenza). Oggi invece apprendo dell’intervento di personaggi della vecchia società, Mandarino e qualcun altro, che parlano di una nuova società, con alcuni nomi della vecchia società, di contributi, convenzioni eccetera. Insomma il solito guazzabuglio. Da nocerini speravamo in una totale rottura con personaggi, metodi e gestione del passato. Un passato che, a partire dallo scorso novembre e altre vicende successive, ha penalizzato una gloriosa storia calcistica, un’intera città. Facendo ingiustamente dei tifosi l’unico capro espiatorio. Invece ci troviamo dinanzi ai soliti trucchi, alle solite polemiche, alla solita questione stadio, alla solita storia di soldi. Stiano pur certi, personaggi vecchi o nuovi, di prima o seconda linea, protagonisti o mascherati per nuovi, che per quel che ci riguarda quest’Amministrazione manterrà costante la propria linea. Chi vuol fare calcio deve farlo a prescindere dalle Amministrazioni pubbliche. Ed in fondo Nocera Superiore è la città gemella, non è detto che non si possa giocare anche lì».