Giovanni Amato

Si conclude con un ottimo successo la rassegna svoltasi al castello Fienga, con il ritorno di Giovanni Amato a Nocera, le opere teatrali tratte dai romanzi di Mark Twain e Fedor Dostoevskij e la personale di Ferdinando Fedele

Giovanni Amato

Sabato 2 agosto, presso il castello del parco Fienga di Nocera Inferiore, chiude i battenti la rassegna “Centrale dell’Arte”, edizione 2014, organizzata dall’associazione Teatro Grimaldello. Arrivata al suo secondo anno di vita, la manifestazione vede protagonisti il grande jazz, il teatro irriverente della compagnia Grimaldello e un potente omaggio all’opera di Dostoevskij e Twain. La serata si apre con la personale “Reflection” di Ferdinando Fedele, artista nocerino trapiantato a Roma; alle ore 21:00 toccherà al Teatro Grimaldello con la performance “Origine” tratto dal romanzo di Mark Twain “Adamo e Eva”, interpretata da Elvira Buonocore e Massimo Villani. A seguire lo spettacolo del gruppo Manovalanza, intitolato “La storia di niente e di nessuno”, omaggio al grande scrittore russo Fedor Dostoevskij, tratto dal romanzo “I Demoni”: con Fiorenzo Madonna, per la regia di Adriana Follieri. Alle ore 22:00, infine, chiusura con il concerto jazz “Sound of Silence”: Giovanni Amato, Alessandro La Corte (pianoforte), Marco de Tilla (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria).

L’omaggio a Twain. Origine è una piccola drammaturgia che vuole esplorare il senso dell’incontro e della scoperta, una breve performance che si muove negli elementi del desiderio, della paura, dell’amore, del conflitto tra i corpi, come è uso nel teatro di Antonio Grimaldi. L’occasione è offerta da un libretto di Mark Twain, I diari di Adamo ed Eva, rilettura laica e scanzonata del mito biblico, dalla quale scompaiono il peccato e la punizione divina. Twain si diverte ad immaginare come siano potute andare realmente le cose all’origine dei tempi e a come possa esser nata l’attrazione tra uomo e donna. Nella trasposizione teatrale di Grimaldi (che ne cura la regia), i corpi dei due attori, Elvira Buonocore e Massimo Villani, compaiono insieme, senza che l’uno debba derivare dalla costola dell’altro. Il mondo è una festa, gli occhi sono sempre pieni di sorpresa; finché gli sguardi si toccano. Allora inizia la scoperta del simile che è anche differente, l’attrazione è felice quanto penoso è il conflitto. L’origine, suggerisce questo spettacolo, non è un evento lontano nel tempo, ma un fatto quotidiano che si rinnova ogni volta che ci apriamo sinceramente alla vita, alle sue difficoltà, ai suoi misteri, ai suoi doni. Twain insegna che la guerra dei sessi è antica quanto l’umanità. Il padre di Tom Sawyer e di Huckleberry Finn ha sovvertito il primo capitolo della storia biblica e l’ha trasformato in un esercizio di humor esilarante.

Lascia un commento