Per la terza serata della rassegna, oltre allo spettacolo del noto scrittore e attore, la performance della compagnia di danza/teatro “DanzaFlux” e la personale di Lello Ronca
di Maria Barbagallo
Venerdì 25 luglio presso il castello del parco Fienga di Nocera Inferiore, prende il via la terza serata della rassegna “Centrale dell’Arte”. Alle ore 21.00, si inizierà con la compagnia napoletana di danza-teatro “DanzaFlux” che presenta la performance “Phatos”. Protagonista sarà Fabrizio Varrale, supportato dalle coreografie di Chiara Alborino. Punta di diamante, alle 21.30, lo spettacolo di Peppe Lanzetta: “L’urlo”. L’attore, scrittore e drammaturgo viene presentato dall’editore Franco Forte e accompagnato dalla chitarra di Jennà Romano in un istrionico spettacolo su Napoli nel suo stile crudo e rabbioso. Ad arricchire la cornice della serata, la personale di Lello Ronca “La luce nell’arte”. La rassegna Centrale dell’Arte si propone di valorizzare il Castello del Parco Fienga, struttura monumentale nocerina di epoca medievale, tra le più suggestive in Campania. Lo spettacolo di Peppe Lanzetta è un manifesto del momento storico in cui viviamo. Anime che si confondono, si confrontano, si fondono nel teatro, nella letteratura e nella musicalità di una città come Napoli, tutta immersa nel percorso artistico di Lanzetta. La forza prorompente di un attore, scrittore e in questa occasione anche fine dicitore in musica, fusa alla ricerca musicale di Jennà Romano, leader dei ‘Letti Sfatti’ che sul palco, in una dimensione da one man band, riesce ad avvolgere, scolpire e colorare il più istrionico Lanzetta degli ultimi anni. Monologhi esilaranti come L’urlo o Avita murì, amplificano la dimensione maggiormente surreale, ironica e spietata di Lanzetta. Con A Lampedusa ‘o mare è ‘nfuso, brano che ha segnato l’inizio della collaborazione con Jennà Romano, si raggiunge l’apice di questa nuova dimensione di teatro canzone dell’attore napoletano. Lanzetta reciterà anche, Alla mia nazione struggente poesia di Pasolini. Altri brani saranno “Arriverà”, dedicata a Franco Battiato, “Alla quale”, con cui omaggia James Senese. E ancora, “Vincenzina” di Jannacci. Tutto legato da quel disincanto e autoironia che esiste e persiste nei posti definiti da Lanzetta “Bronx napoletano”.
Durante la serata di venerdì, la personale di Lello Ronca, artista e restauratore, offrirà dodici incisioni su legno che compongono “La luce nell’arte”. Un lavoro materico, composto da una serie di tavole segnate da spirali e vortici, con le immagini realizzate come fossero una coreografia per circondare gli occhi degli spettatori. Utilizzando una tecnica realizzata su lastre di metallo, l’artista campano ha lavorato sul truciolato di legno, trasformato d’intagli e ridotto fino a ottenere suggestioni simili a pennellate dorate. Infine, a Centrale dell’Arte, anche “Danza Flux”, una compagnia di danza contemporanea e ricerca sul movimento, fondata a Napoli nel 2006 dai coreografi napoletani Fabrizio Varriale e Chiara Alborino. Tra le antiche mura del castello medievale nocerino, mettono in scena “Pathos”, una performance di video/azione che indaga la capacità fisica di deformazione del corpo. La performance è a cura di Fabrizio Varriale, il video è realizzato da Davide Raiola.