Vittorio Arenella, presidente Noocleo

Arenella di Noocleo: «Imprese dal basso, social innovation e società di rete: queste le nostre formule anti crisi»

Vittorio Arenella, presidente Noocleo

di Enrica Granato

Uscire dalla crisi? Si può e si deve. Ecco la soluzione di alcuni giovani innovatori: creare imprese dal basso.

Il 17 luglio a Roma, nella sede della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa ci sono stati i festeggiamenti per la fondazione di una nuova realtà. La società di rete d’impresa “Fonderie Digitali” promuove la rivoluzione del business basata su idee ed intelligenze, attraverso la digital fabrication e l’information technology.

L’obiettivo alla sua base ha la forza delle idee  semplici ma efficaci: unire imprese, enti e istituti per sviluppare capitali umani e conoscenze del “know-how” (“sapere come si fa”).

Tra le società che andranno a costituire la rete d’impresa, c’è anche “Noocleo”, associazione nazionale di professionisti che ha la sua sede operativa a Roccapiemonte, Salerno.

“Noocleo è uno spazio dove le idee prendono forma, conquistano le persone e si trasformano in progetti. Siamo un’associazione di professionisti che lavorano nel campo della communication e information technology, selezionati per le loro capacità professionali e soprattutto per il loro approccio al lavoro”, spiega il presidente Vittorio Arenella.

Come mai avete deciso di essere un’associazione e non un’azienda?

“Abbiamo vagliato tutte le possibili forme legali, l’azienda è quella che meno ci rappresenta perché per sua natura è volta al mero profitto. Il fine dell’associazione non è solo quello di lucrare, ha anche uno scopo umanitario. Lo stato di salute emotiva dei nostri associati è sempre tenuto in considerazione e viene prima della realizzazione economica. Noi riteniamo che un professionista, per poter lavorare al meglio nel settore creativo, debba essere inserito in un contesto sociale che lo soddisfi. Le persone per noi non sono numeri ma individui da valorizzare nelle loro peculiarità sia umane che caratteriali”.

Che cos’è un contratto di rete?

“Un contratto di rete è uno strumento giuridico che consente a diverse aziende di unire le loro competenze e tecnologie per seguire un fine comune: riuscire ad essere più competitivi nel mercato unendo le potenzialità individuali. Credo che creare una rete d’impresa dal basso è l’unica vera soluzione che ci consentirà di uscire da questo momento di crisi”.

Come mai avete deciso di affiliarvi a “Fonderie Digitali”? Cosa vi accomuna?

“‘Fonderie Digitali’ è una rete d’impresa che ha il nostro approccio. Noi in “Noocleo” individuiamo i professionisti, valutiamo le loro capacità e li inseriamo in determinate aree di progetti e servizi. FD ha lo stesso scopo, unisce le aziende che si occupano di innovazione. Entrare nella rete d’impresa è stata una conseguenza quasi naturale della nostra associazione. Stare insieme è l’unica possibilità che abbiamo per avere successo. Le aziende non sono competitor tra di loro ma si impegnano a condividere le proprie esperienze per crescere professionalmente. Per fare progetti innovativi non bastano le sole idee, occorre anche trovare i contatti giusti e le fonti di finanziamento. Quando sei solo, nessuno ti ascolta ai piani alti, ma siamo in tanti, allora sono obbligati ad ascoltarci perchè l’innovazione è nelle nostre menti, non nelle loro”.

Perchè questa firma è così importante?

“Perchè per me rappresenta un momento di rivoluzione. Grazie a questa affiliazione potrò unirmi ad aziende ed istituti molto importanti che ascolteranno le mie idee e per la prima volta non mi sentirò solo ”.

Molto importante è anche la ricerca e il partenariato con il Centro Nazionale di Ricerca e con Sapienza Innovazione.  

Siamo lusingati dal fatto che Sapienza Innovazione e il CNR abbiano firmato oggi un protocollo d’intesa con FD. Questo vuol dire che l’università e la ricerca italiana credono nei giovani che hanno idee nuove. I nostri laboratori saranno aperti a tutti gli studenti che hanno idee da proporre. FD sarà un grande incubatore di progetti in cui chiunque ha una buona idea può essere ascoltato e magari anche finanziato”.

Quali saranno i benefici che porterete in Campania con i vostri progetti?

Una delle mission di “Noocleo” è far lavorare le persone nel posto che amano. Io e molti dei miei soci abbiamo fatto una scelta: siamo tornati nel nostro territorio per mettere a disposizione della collettività le nostre esperienze. Credo molto nella Campania e spero in un sostegno concreto. Con FD abbiamo un unico polo, che è a Roma ma riesce a distribuire conoscenze e opportunità ovunque. Con questa firma spero di portare alla mia terra lo sviluppo economico, che merita,  nel settore della comunicazione e della tecnologia informatica .

Quali sono i vostri progetti futuri?

“Entrare in FD è una grossa opportunità. Avremo una struttura che non solo si occuperà della parte finanziaria ma gestirà anche flussi e contatti, quindi darà la possibilità ai soci di “Noocleo”, che sono semplici professionisti  e non imprese, di avere un’organizzazione che ci consente di andare ad una velocità molto elevata. Con FD stiamo già finanziando due progetti nati in casa “Noocleo”: una App che riguarda il settore agroalimentare che consente la tracciabilità del prodotto, l’altro è un progetto con un grosso investitore che potrà cambiare il modo in cui oggi effettuiamo i nostri pagamenti, in maniera più sicura e anche più divertente”.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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