Continuano proteste e diffide all’ospedale “Umberto I”, in cui è scattato lo stato di agitazione per la riduzione di operatori sanitari, malgrado gli addetti ai lavori evidenzino il grosso carico di lavoro che affrontano quotidianamente.
Gli anestesisti potrebbero arrivare a bloccare gli interventi chirurgici non di emergenza. Sul piede di guerra anche gli oculisti. L’inaugurazione dell’obi, l’osservazione breve intensiva, prevista per il primo luglio scorso, è stata rinviata. Pare proprio per mancanza di personale. La situazione sembra degradare di giorno in giorno e non si vedono soluzioni immediate.