Alcuni di questi fenomeni celesti anomali, presenza quasi costante nelle occasioni in cui si è manifestata la Madonna, sono stati confermati anche da Pontefici del secolo scorso
Si vive all’alba di un terzo millennio in cui forse l’uomo conoscerà verità celate da secoli. Quelle verità profetizzate già dalla notte dei tempi nel papiro di Oxyrhinco. È tempo di anticipazioni e si scoprono segni che hanno dell’incredibile e che delineano una nuova epoca. Quali anticipazioni più sconvolgenti costituiscono infatti gli insoliti fenomeni dei “soli rotanti”?
Perché prima del 13 maggio 1917 le cronache non hanno mai tramandato analoghi fenomeni?
Perché a Fatima proprio la Madonna ne avrebbe annunciato l’inizio?
Perché a cominciare da quel fatto meraviglioso si sarebbero poi ripetuti per tutto lo scorso secolo, ma sempre in occasione di visioni mariane?
Ed i perché non finirebbero più, tanto che viene da chiedersi ancora: fenomeno astronomico? Illusione collettiva mistica ed allocosciente? Interferenze di presenze ignote nella nostra atmosfera? O vero e proprio miracolo?
Gli eventi portoghesi della Cova da Iria e le sei apparizioni ai tre pastorelli, durante le quali per cinque mesi nello stesso giorno ed alla stessa ora apparve una figura femminea avvolta in una strana luminosità ed in cui Lucia dos Santos ed i cuginetti Giacinta e Francesco Marto riconobbero la Madonna, sono fin troppo noti per doverli descrivere.
Proprio da tali avvenimenti, studiati con eccezionale meticolosità dal compianto Pier Luigi Sani, iniziò in Italia lo studio di queste singolari vicende.
I CASI DAL 1944 AL 1954
Nel nostro riepilogo secolare balza in primo piano ai nostri occhi la misteriosa ripetitività del giorno 13. Infatti proprio il 13 maggio 1944, a Ghiaia di Bonate (Bergamo) la bimba Adelaide Roncalli, di sette anni, disse di vedere la Madonna ed il sole ruotare policromo come il 13 giugno 1948 a Firenze, durante un temporale.
Ad Acquaviva Plàtani (Caltanissetta), il 16 aprile del 1950, dinanzi ad un’altra fanciulla veggente, Pia Mallia, l’astro con colori rosso e azzurri alterni dette l’impressione di discendere e di risalire verso il cielo zigzagando proprio come accadde a Fatima.
Il 30 ottobre 1950, nei giardini vaticani una misteriosa voce incitò sua Santità Pio XII a guardare un pallido sole mentre nel cielo sereno girava su se stesso proiettando fasci di luce colorata. Il Santo Padre riferì di avere provato “un sovrumano senso di godimento” definendo da allora il fenomeno “straordinario”. E la vicenda si rinnovò nei cinque giorni successivi e l’8 novembre.
Il 16 ottobre 1952 a Portocannone (Campobasso) il contadino Antonio Russo, in un uliveto, alle otto di mattina disse di aver visto la celeste Maria incoronata e si ripeté il solito fenomeno solare.
L’anno successivo, il 20 settembre 1953, alle ore 17,00, alla fanciulla Rosaria Pino si presentò la visione di Maria e del “sole rotante” in località San Baba (Messina) ed il giorno dopo al santuario di Montalto.
Il 13 dicembre dello stesso anno fu la volta del noviziato del Convento Cappuccino di Città di Castello (Perugia), da dove alcune religiose videro il sole immerso in uno splendido alone aureo ed argenteo.
L’anno 1954 non fu soltanto propizio per le numerose vicende ufologiche ma anche per quelle solari, straordinarie.
Il 5 giugno la veggente Caterina Richero, da Balestrino (Savona), che già vedeva la Vergine dall’ottobre del 1949, osservò il sole ingrandito con bordi girevoli di vari colori: giallo, verde e rosso. Poi, dal 5 novembre 1986 il sole fu visto dai fedeli presenti con simboli a forma di croce e di ostia all’interno del suo disco e durante la notte furono notati globi luminosi discendere dal cielo e posarsi sul tetto del santuario e ritornare in alto verso il cielo, oppure scomparire come assorbiti nel terreno circostante.
In seguito il fenomeno solare si manifestò il 13 maggio 1954 anche dinanzi a molti pellegrini a Canoscio (Perugia) nella valle tiberina, non molto distante da Città di Castello (Perugia); il sole apparve abbagliante e nella sua rotazione mostrò una eccezionale policromia.
Ed ancora a Palazzolo Acreide (Siracusa), alle ore 16,00 di una giornata estiva di quello stesso anno un analogo fenomeno: per circa due ore la rotazione del sole si ebbe in senso orario.
I CASI DAL 1967 AL 1999
Un lungo intervallo di tempo distanziò le nuove apparizioni dalle prime; difatti non si ebbero più segnalazioni fino al 9 settembre 1967 e all’11 luglio 1970. Mamma Rosa Quattrini, già dal 1957 a San Damiano (Piacenza), aveva visioni mariane ed il 18 agosto 1968 una imponente raggiera luminosa solare, come il 5 novembre 1971, fu vista da molti fedeli con al di sopra l’immagine della Vergine .
Più tardi, il 12 aprile 1980, a Bruno Cornacchiola , che sosteneva di avere visioni sino dal 1947, ad una folla di quasi duemila persone presenti al Santuario delle Tre Fontane nella periferia di Roma, il sole, come palla fluida rotante, fu osservato avvicinarsi ed allontanarsi con simboli (una croce ed una M) al centro del disco. È interessante ricordare che ciò accadde proprio durante la messa al momento della consacrazione. Nello stesso luogo, il 12 aprile 1986, come nell’anno successivo, il sole apparve pulsante.
Anche la Sardegna, il 2 dicembre 1982, a Serdiana (Cagliari), ebbe il suo caso. Il sole si oscurò a somiglianza di un’eclissi e ne sortirono protuberanze “come fiamme da un braciere ardente”.
Uno dei fatti più clamorosi interessò il 24 maggio 1985 la località di Oliveto Citra (Salerno). La famiglia Caputo (Anita Rio, Dino e Carmine Acquaviva) asserì, assieme ad altri, di avere intravisto la Vergine, al di là di un cancello di un maniero diroccato. La visione si replicò nei giorni successivi con guarigioni miracolose, manifestazioni di chiaroudienza di musiche e cori trascendentali, nonché con scie, sfere luminose oltre al solito “sole rotante”.
Nel medesimo anno a Parasporino (Enna), nei pressi della Madonna del lago di Pergusa, durante un convegno di religiosi “per il rinnovamento dello spirito”, fu notata, proprio sopra la statua della Vergine, una nube che copriva il sole e poi un’ostia che gli si pose dinanzi mentre il sole colorato ruotò in senso orario ed antiorario per mezz’ora.
Anche il 24 marzo 1986 a Lagaro (Bologna), il maestro elementare Gian Luigi Serantini, un capostazione ed un parroco, assisterono come ad un’eclissi. Il disco solare apparve opaco e con una corona luminosa di vari colori. Il fenomeno si ripeté per quattro giorni in orari diversi e fu notato anche da Vernio, da Vaiano e da Castiglion dei Pepoli (Bologna).
L’anno dopo a Borrello di Belpasso (Catania) il sole cambiò colore e le apparizioni della Vergine proseguirono fino al 10 dicembre, mentre il fenomeno fu visto anche dalle sciare di quella località.
Sempre nel 1987, a Crosia (Cosenza) analoghi fatti ebbero inizio il 23 maggio alle 16,00 nella chiesa del vecchio cimitero con la lacrimazione di una statua della madonna della Pietà dinanzi a due ragazzi e di notte si verificarono fenomeni notturni fino al 31 giugno, mentre delle nubi formarono come una croce di luce e l’immagine di un “Cristo risorto con una barca”.
Il 1988 annovera altri casi di medesimi eventi. Dal 1° gennaio, a Farra d’Isonzo (Gorizia), il veggente Vittorio Spolverini e centinaia di altre persone assisterono ad uno stesso fenomeno solare che si ripeté di nuovo l’8 ottobre con un insolito profumo di fiori inesistenti in quella zona, mentre il 17 ottobre si verificò un perelio. Al termine di quello stesso mese una pensionata, Mirella Pedrazzoli, osservò il sole sfocato e suddiviso in quattro parti da una specie di croce di colore lilla chiaro; il 3 novembre, il testimone Enzo Budai dallo stesso luogo osservò il sole scuro come fosse un “buco nero”. Sempre nel 1988 furono segnalati altri fatti.
La signora Silvana Politano, il 12 aprile, a Montesacro di Roma (Roma) scorse il sole trasformarsi in un disco bianco con aloni colorati ad intermittenza: gialli, azzurri e rosa ed il 18 settembre, sul Monte Grisa (Trieste), una casalinga, un pensionato ed un ingegnere, mentre aveva luogo una processione religiosa, si accorsero che il sole si rendeva quasi invisibile opacizzandosi come un’ostia, in cui appariva poi come una croce colorata e pulsante.
Due anni dopo fu la volta di Catania. Erano le 16,30 del 2 ottobre quando il sole effettuò il solito fenomeno e parve muoversi in avanti ed indietro. I colori mutarono dal verde intenso al violetto ed al giallo.
Pure il 2 aprile 1991, l’insegnate Maria Renda, Felicetta Gallo e Maria Castorino assisterono ad analoghi fatti.
Tre anni dopo, il 23 aprile 1994, a Gimigliano di Venarotta (Ascoli Piceno), decine di persone asserirono di vedere il sole palpitare “come un cuore” e gli anziani si rammentarono di un uguale evento avvenuto in quello stesso luogo nel lontano 1948.
Infine due avvenimenti da ricordare: quello di Ostina di Reggello (Firenze) e quelli di Linguaglossa (Catania).
Ad Ostina, dove è tuttora testimone Silvia Orlandi, ogni ultima domenica dei mesi pari, nella 28a, 29a e 30a apparizione della Vergine e cioè il 23 febbraio, il 26 aprile ed il 28 giugno 1998, l’astro, anche fotografato, si colorò ed apparve con immagini religiose.
A Linguaglossa, la prima apparizione avuta da Salvatore Marchese, pensionato di Terme Vigliatore, risale al 31 luglio 1988. Da allora le visioni si sono succedute il giorno tre di ogni mese con lunghi messaggi ricevuti, fino a che nel dicembre 1994 fu scattata anche una foto verso il cielo in cui apparve una splendida corona gemmata, ed il 3 ottobre 1999, verso le ore 16,00, una nube falcata sembrò roteare in senso orario attorno al sole con vari colori, mentre le altre delineavano volti angelici.
Solas Boncompagni