Da più parti della Penisola condivisioni in rete del nostro articolo ed “applausi a scena aperta” al primo cittadino di Nocera Inferiore che rinuncerà – insieme con la Giunta – alle indennità di carica di tre mesi per assicurare un’estate più gioiosa a tanti giovanissimi meno fortunati

E’ un coro unanime di consensi quello che ha accolto la proposta del primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, di devolvere le indennità di amministratore percepite da lui e dalla Giunta nei mesi di giugno, luglio ed agosto a scopi sociali. In particolare, ad assicurare un’estate diversa e più piacevole ai bimbi nocerini appartenenti alle famiglie meno abbienti.
L’articolo nel quale davamo la notizia è stato condiviso su Facebook centinaia di volte, e non solo da nocerini. E’ infatti stato più volte taggato in Calabria, in Toscana. in Trentino, e nelle Marche, tanto per fare esempi.
I commenti hanno certamente inorgoglito il primo cittadino. Tra questi citiamo a caso Paola Beduz, da Pordenone, che scrive semplicemente: «Bravo!», e Franco Ricciardi: «Questo è pensare ai propri cittadini!», mentre Michele Colazza commenta «Un esempio nazionale. Tanti come lui a governare l’ Italia e saremo di nuovo contenti di vivere».
Giuliano Marcello rilancia: «Ora mi aspetto la caserma rossa, e comportamenti equi e giusti. Poichè si è stanchi in questo Paese di avere cattive risposte da persone insulse. Ognuno deve ora dire basta ad atteggiamenti malavitosi: si deve ritornare alla legalità e le persone che sono incivili se ne devono andare da Nocera». Anche Annarita Celentano plaude: «Bravo sindaco! Tantissimo rispetto e stima verso di lei, ma una domanda me la pongo: i bambini da aiutare sono tanti. Una bellissima idea quella di far passare una vacanza anche ai bambini che non se lo possono permettere».
Telegrafica e pronta la risposta del primo cittadino: «ok raccogliamo la proposta e vediamo se si può fare».