Con una lettera di scuse, l’attivista del Movimento 5 Stelle di Nocera Inferiore mette fine allo scontro verbale che sembrava ormai destinato a finire nelle aule del Tribunale. «A volte l’impulsività giovanile è cattiva maestra»
Si conclude con un lieto fine la disdicevole vicenda che, a ridosso della tornata elettorale del 25 maggio scorso, aveva visto protagonisti il nostro direttore, Gigi Di Mauro, e un attivista del Movimento 5 Stelle, Antonio Prospero Ferrara. A seguito di un editoriale pubblicato dal direttore su questa testata – lo ricordiamo a chi non avesse seguito la vicenda – e di alcune considerazioni da lui fatte sul suo profilo Facebook sui Pentastellati, era stato attaccato pesantemente su Facebook dal giovane attivista, con affermazioni ritenute offensive e diffamatorie.
Il buon senso alla fine ha prevalso, e con l’intermediazione degli avvocati Dario Califano, che assisteva Ferrara, e Gianfranco Liace, che assisteva il nostro direttore, alla vicenda si è potuta mettere la parola fine prima di giungere nelle aule del Tribunale Nocerino.
«A mente fredda – ha scritto Antonio Prospero Ferrara nella sua lettera di scuse – dopo un’attenta valutazione dei miei ultimi interventi, mi sono reso conto di avere sbagliato nei confronti di Gigi Di Mauro, direttore del Nuovo Risorgimento Nocerino. A volte l’impulsività giovanile è cattiva maestra e porta ad errate valutazioni. Nel mio caso l’eccessiva passione politica ha prevalso sul buon senso, la ragionevolezza e sul rispetto personale. Anche se tardivamente, con questo messaggio intendo scusarmi pubblicamente per l’attacco ingiustificato nei miei post pubblicati in questi giorni su Facebook e per le accuse a lui rivolte, riconoscendo i miei errori di valutazione sulla sua persona»
Ci piace segnalare qui il gesto nobile e altamente significativo fatto dall’avvocato Gianfranco Liace, che certamente ha dato un contributo fondamentale alla risoluzione della querelle. Il professionista nocerino, infatti, ha voluto rinunciare al rimborso delle spese legali da parte di Ferrara, accontentandosi, per così dire, di un versamento simbolico a fini di beneficenza fatto dall’attivista grillino ad una fondazione ecclesiale. Per la cronaca, Prospero Ferrara ha scelto le attività gestite da don Ciro Galisi.