Roberti e la Famiglietti consegnano il premio a Marilena Natale

Alla presenza del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, del sindaco Manlio Torquato e dei giornalisti Eduardo Scotti e Paolo Russo, la presidente della locale sezione Ande conclude il progetto “Cultura vs Mafia” con la cerimonia di consegna del riconoscimento alla giornalista di Casali di Principe, diventata un’icona della lotta al malaffare 

Roberti e la Famiglietti consegnano il premio a Marilena Natale

di Francesca Fasolino

«Sono diventata giornalista per dar voce alla mia terra, “la Terra dei Fuochi”, martoriata e violentata dalla criminalità organizzata». E’ con queste parole che la giornalista Marilena Natale si è rivolta ai presenti nella sala consiliare del comune di Nocera Inferiore.  Si è tenuta infatti questa mattina la IX edizione del Premio Civitas con cui si è concluso il progetto “Culture vs Mafia”, promosso dall’Ande  Nocera (Associazione Nazionale Donne Elettrici), e che ha visto la partecipazione di diverse scuole del territorio campano in collaborazione con le forze dell’ordine.  Ad essere premiata è stata Marilena Natale, già insignita in passato del Premio  “Agenda Rossa”,  giornalista del casertano che da anni ha il coraggio di denunciare ciò che succede nella sua terra, Casal di Principe, afflitta dalla piaga della criminalità organizzata. «Fin da piccola mi è stato insegnato a lottare per i diritti e i doveri – ha dichiarato Marilena – ed è questo che mi ha spinto a scrivere. Ciò che faccio è raccontare quelle verità celate, quegli “intrallazzi” che avvengono tra il politico di turno e la malavita». Fonte di ispirazione per Marilena, come ha lei stessa dichiarato durante il suo intervento, è stato fin dall’inizio Paolo Borsellino e alcune delle frasi più significative che, ogni giorno, l’accompagnano nel suo lavoro di denuncia e di ricerca della legalità. È l’amore per la sua terra che ha spinto Marilena Natale ad intraprendere questa strada: «Paolo Borsellino diceva che “il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace”. A me non piaceva la mia terra, non vendevo un futuro per i miei figli ed è per questo che ho iniziato a scrivere. L’amore per la mia terra è il mio faro ed è questo che mi fa andare avanti e affrontare con coraggio le sfide di ogni giorno». Presenti alla premiazione Gigliola Famiglietti, presidente dell’Associazione Ande Nocera che ha così apertola manifestazione: «Oggi viene premiata un’eroina, una donna che svolge il suo dovere denunciando ciò che succede nella sua terra. L’Ande vuole dare un premio alla legalità, a Marilena Natale». L’incontro è stata anche occasione per rinnovare un messaggio agli studenti presenti: l’importanza del rispetto degli altri, della propria terra e della legalità per combattere la mafia. «Le mafie sono uno scandalo per il nostro territorio – ha dichiarato Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia – Ciò per cui bisogna battersi è la libertà di essere sempre informati. Falcone diceva che dobbiamo essere noi, uomini dell’istituzione, che dobbiamo dare il buon esempio ai cittadini, così da poter poi chiedere ai cittadini di battersi in nome della legalità e del rispetto». Interessante a tal proposito è stato l’intervento di Eduardo Scotti, giornalista di La Repubblica: «Quello della criminalità organizzata è un argomento che si sta diffondendo delle scuole ed è importante l’opera preventiva delle forze dell’ordine che devono lavorare con i ragazzi per una maggiore sensibilizzazione sulla legalità». Anche Paolo Russo, giornalista de Il Mattino ha voluto dare il suo contributo ricordando come venga premiato «un giornalismo costruito sul coraggio e sulla voglia di legalità, il giornalismo di Marilena Natale». Presente anche il primo cittadino Manlio Torquato che ha salutato i presenti sottolineando l’importanza della manifestazione: «Incontri di questo tipo, che si rinnovano ogni anno, hanno una grande valenza simbolica in quanto servono per far comprendere ai cittadini di domani il rispetto delle regole e degli altri».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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