Sciabole affilate e squadra rinforzata per ottenere dall’organismo di palazzo Spada la conferma dell’ordinanza del Tar che ha sospeso i lavori di realizzazione delle vasche di laminazione. Il presidente Ventre: «E’ in gioco la salute di un intero comprensorio»
Manda le sciabole dall’armiere per affilarne la lama il Comitato No vasche. L’organismo che sta portando avanti una strenua lotta contro la volontà della Regione Campania di realizzare lungo il corso del Sarno una serie di vasche di laminazione che metterebbero in serio pericolo la salubrità del territorio si è costituito, nel giudizio proposto dalla Regione Campania, innanzi il Consiglio di Stato. La seduta è prevista al 10 giugno. Scopo è naturalmente la difesa della piena legittimità dell’ordinanza 412/14, con la quale il Tar partenopeo ha sospeso l’efficacia di tutti gli atti relativi al Grande Progetto Fiume Sarno. il professor Emiddio Ventre, in preparazione della battaglia, ha fatto, quasi a mo’ di trainer che deve incitare i suoi atleti, una lunga dichiarazione nella quale ha reso merito all’impegno di ciascuno: «Un ringraziamento doveroso per l’impegno profuso – ci dichiara il presidente del comitato, Emiddio Ventre – va agli avvocati Luigi Ferrara e Carmen Battipaglia. Inoltre è doveroso ringraziare i il professor Ortolani, ordinario di geologia della Federico II, per il suo contributo scientifico peritale. Sono orgoglioso di avere, con modestia, dato il mio contributo alla vicenda in qualità di economista ambientale, avendo individuato fin dall’inizio le falle e le lacune dello studio d’impatto ambientale e successivamente della valutazione d’impatto ambientale, grazie alle quali siamo riusciti ad ottenere la sospensiva del Tar Campania. Visto che la lotta sarà dura – continua Ventre – andranno a rafforzare la squadra per il Consiglio di Stato l’avvocato Gennaro Barbato, che ha già supportato in precedenza il Comitato, e il suo staff composto dal geologo Rocco La Fratta e dall’architetto Augusto Pagano. Sono certo che sarà grande l’impegno che dimostreranno innanzi ai giudici di palazzo Spada. Non posso poi omettere di dire grazie a Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore, per la preziosa collaborazione e per la presa di posizione nella battaglia volta a tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente compromessi dal Grande Progetto Fiume Sarno. Anche il primo cittadino supporterà il comitato anche davanti ai giudici di palazzo Spada. Grazie, inoltre, a Salvatore Carratù, sindaco di Montoro Inferiore, al quale va riconosciuto il primato di essere stata la prima amministrazione ad iniziare la lotta legale contro il GPS. Grazie al Comitato Gente del Sarno che come noi si sta battendo sul fronte della sensibilizzazione e dell’informazione, cercando d’ interloquire con la controparte. Grazie a tutti gli amici del comitato “No Vasche No Inquinamento, Si alla Messa in sicurezza del Il Fiume Sarno” – conclude – che stanno contribuendo moralmente ed economicamente nella impari lotta contro un “mostro ecologico”».