Tempestiva la replica del sindaco di Nocera Inferiore alle accuse postate in rete dal più volte amministratore comunale Eugenio Siciliano. «Se Nocera è in affanno è anche sua responsabilità: contribuì a farci commissariare a nove giorni dalle elezioni!»

In merito alla questione di via Cafiero va precisato che la rottura della pavimentazione (pavimentazione con mattonelle che, sballatamente, fu realizzata su una via carrabile in passato e che oggi paghiamo come conseguenza) è dissestata anche a causa delle frequenti rotture di tubature presenti lungo la strada e il cui intervento di ripristino incombe alla GORI (di cui gli amici politici di Eugenio Siciliano dovrebbero sapere qualcosa, visti i numerosi assunti in quella società che paghiamo a caro prezzo, dalle bollette a questo). Non al Comune. L’Amministrazione a tal fine provvederà al ripristino della pavimentazione carrabile nel corso della prossima annualità.
Quanto al diserbaggio della strada a brevissimo si interverrà sul posto secondo il programma di Multiservizi e partito in ritardo a causa delle frequenti e lunghe piogge di questa stagione. Quanto alle accuse di Siciliano all’Amministrazione che sarebbe distratta, a suo dire, nel realizzare “baracche” in piazza, forse si riferisce ai due eventi del 25 Aprile e del concerto del 1° maggio, che hanno riscosso un notevole successo di pubblico e animato la città.
Siciliano farebbe bene a non agitare fantasmi, atteso che se Nocera sta recuperando lentamente i tanti ritardi, ciò è anche per sua responsabilità, di quando contribuì a far commissariare la città dopo appena 9 giorni dalle elezioni, con aggravio economico (le elezioni anticipate dopo appena 9 giorni dal voto sono costate centinaia di migliaia di euro) e pregiudizio per i nocerini penalizzati oltre che dai debiti da due anni consecutivi di commissariamento prefettizio.

Manlio Torquato

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