le scale fs

Condizioni di manutenzione da terzo mondo per lo scalo ferroviario cittadino: dissesti a marciapiedi e a sottopassi, treni in ritardo, nessun servizio accessorio, e da qualche tempo è anche allarme per la possibile chiusura della biglietteria

le scale fs

E’ diventata ormai una stazione marittima, quella di Nocera Inferiore. Basta una pioggia appena un po’ più importante e la stazione si allaga. E per gli “sfortunati” che hanno necessità di prendere il treno, arriva spessissimo il disagio di dover traversare dei veri e propri guadi.

Da circa una settimana , infatti, le piogge che interessano anche  il comune capofila dell’Agro hanno mostrato tutte le manchevolezze della  struttura ferroviaria cittadina: ancora una volta, nel sottopasso, si sono accumulati diversi centimetri di acqua con conseguenti  disagi per i pendolari, che pure ieri mattina hanno dovuto fare i conti con un laghetto da attraversare: molti non sono riusciti ad evitare di bagnarsi oltre il consentito lasciandosi andare a giustificate sequele di parolacce contro l’amministrazione ferroviaria.

A far formare la pozzanghera  è un problema alla pensilina tra i binari 2 e 3, dove i liquidi piovani concentrati in un preciso punto (a quanto pare forato) grondano consistenti, provocando alcune “cascate” che hanno come effetto una disastrosa distribuzione dei passeggeri  lungo la piattaforma: questo rende difficoltose soprattutto le operazioni di imbarco e sbarco (rese, tra l’altro, ancora meno agevoli  per anziani e bambini).  Il problema è stato segnalato da  lavoratori e studenti che quotidianamente devono recarsi proprio su quei binari per attendere i rispettivi convogli (in balia della pioggia e del vento) e che anche ieri sono stati costretti a bagnarsi scarpe ed umore.  Come se non bastasse dover già affrontare un percorso fatto di gradini scivolosi, tavole rialzate e quant’altro possa favorire una caduta, quindi,  in questo simpatico “gioco di sopravvivenza” vengono aggiunti perfino degli “extra” per renderlo più interessante.

Per precauzione, tuttavia, è stato apposto alla scalinata da cui viene giù l’acqua un nastro segnaletico per impedirne l’utilizzo ed un cartello per avvisare che il pavimento del sottopasso è bagnato. Ma il rischio di scivoloni e rovinose conseguenze è alto. E c’è  stato anche chi, per evitare di ritrovarsi con le scarpe impregnate ed i piedi gelati, ha incautamente attraversato i binari.

«E’ inconcepibile che anche all’interno di uno spazio chiuso come un tunnel bisogna camminare con gli ombrelli aperti nei giorni di pioggia e ci si bagni le scarpe» contesta chi quotidianamente si reca in stazione.

La situazione sta diventando irritante e purtroppo le lamentele non si fermano qui. Treni fatiscenti , ritardiall’ordine del giorno, poca sicurezza: spostarsi con i convogli sta diventando sempre più penoso. E non è possibile neanche chiedere il rimborso per tutto il disagio arrecato.

Enrica Granato

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

Lascia un commento