Immancabile nell’occasione della festa che celebra i nostri mariti e i nostri papà, questo dolce deve il suo nome ad una leggenda: quella che il padre putativo di Gesù per sbarcare il lunario dopo la fuga in Egitto facesse il “frittellaro”

 

 

di Roberta Di Mauro

Carissimi amici, sono di ritorno. Voglio porgere un saluto a tutte le persone del gruppo Facebook “Sei di Nocera se ricordi … ” per il belissimo impegno che stanno portando avanti nella raccolta delle ricetta tipicamente locali.

Ma dunque, veniamo a noi: pronti per questa super ricetta? Il periodo è quello giusto, si avvicina il 19 marzo, festa di San Giuseppe e festa del papà. Tra i dolci più conosciuti, specie nel sud Italia, ci sono le zeppole di San Giuseppe, che possiamo considerare dei veri e propri bignè alla crema, croce e delizia per la nostra linea. Derivano da una tradizione antica risalente addirittura all’epoca romana. Secondo la tradizione dell’epoca, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera e, per questo motivo, i romani gli diedero il simpatico appellativo di “frittellaro”. Negli ultimi anni, però, ha preso piede anche una variante al forno delle zeppole che risultano così essere un po’ più leggere e meno caloriche rispetto alle classiche frittelle. Ma ora passiamo al procedimento.
Prepariamo una pasta choux con questi ingredienti:
250 grammi di acqua
1 pizzico di sale
100 grammi di burro
150 grammi di farina
4 uova
In un pentolino dal fondo spesso poniamo l’acqua, il sale e il burro a pezzetti. Portare lentamente a ebollizione, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Non appena il burro sarà sciolto e l’acqua bollirà, togliete il pentolino dal fuoco e versarvi la farina setacciata; riportate sul fuoco e amalgamate velocemente gli ingredienti fino ad ottenere una palla compatta (ci vorranno una decina di minuti). Lasciate intiepidire l’impasto, avendo cura di mescolare di tanto in tanto. Una volta tiepido, versarlo in una ciotola e incorporate le uova una alla volta, aggiungendo il seguente solo quando il precedente sarà stato completamente assorbito dall’impasto. Potete servirvi, per questa operazione, anche di uno sbattitore. Alla fine risulterà un impasto liscio ed omogeneo. Trasferite l’impasto in una sac-à-poche con bocchetta stellata abbastanza grande e spremete l’impasto su una teglia da forno, precedentemente foderata con carta da forno, formando dei cerchi del diametro ci circa 6-7 centimetri. Lasciate abbastanza spazio fra di loro, perchè in cottura si gonfieranno! Cuocere in forno statico a 180°, precedentemente riscaldato, per almeno 25-30 minuti. Estraete le zeppole dal forno e lasciatele raffreddare.
Nel frattempo prepariamo una crema pasticcera con questi ingredienti:
500 ml di latte
6 tuorli
150 grammi di zucchero
50 grammi di amido di mais
50 grammi di farina
vaniglia.
Una volta raffreddata la crema (mi affido al vostro saper fare per il procedimento) è pronta per incontrare le zeppole. Tagliarle a metà in orizzontale, farcitele all’interno con un giro di crema, richiudetele e guarnitele al centro con un ciuffo di crema, un’amarena sciroppata e, a piacere, una spolverata di zucchero a velo.
E con questo dolce cosi amato da tutti, auguro una felice festa a tutti i papà e a tutti i Giuseppe!

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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