Una festa carnevalesca per gridare “No al femminicidio” è il modo che la neonata associazione del quartiere nocerino sceglie per coniugare insieme divertimento e sensibilizzazione ai problemi sociali
di Enrica Granato
Sarà sabato 8 marzo il giorno in cui l’associazione “Amici di Cicalesi”, del quartiere omonimo, terrà la festa di Carnevale prevista per il 3 e rimandata causa pioggia.
Approfittando dell’aria giocosa ed allegra che richiamerà in strada numerosi cittadini, in concomitanza con la festa della donna verranno posizionati in piazza Cicalesi cartelloni e manifesti per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche del genere femminile, nonché le violenze morali e fisiche a cui è soggetto ancora oggi. Non solo mimose e coriandoli, dunque, ma anche un modo per sensibilizzare i cittadini sul problema della discriminazione e sulla piaga del femminicidio.
La festa avrà inizio alle ore 20.00 con il passaggio di bellissimi carri realizzati dal “Comitato Fiano” e dal comitato “Uniti per Fosso Imperatore”, e la serata sarà allietata da balli di gruppo e da un buffet.
«La nostra è un’ associazione nata da poco – dichiarano gli “Amici di Cicalesi” – ma sta cercando di fare del suo meglio per la comunità. Abbiamo molti altri progetti da sviluppare e ci stiamo impegnando per il nostro territorio. In occasione della festa della donna ci uniamo al grido “basta agli abusi sulle donne!”. Il femminicidio è quando lei dice basta e lui la uccide!»
Secondo uno studio, le violenze subite dal gentil sesso avvengono in prevalenza nella cerchia familiare (88,66%), e quelle attuate dai partner costituiscono il 60,42% delle aggressioni. Gli ex invece costituiscono il 19,36% degli autori dei maltrattamenti e il dato conferma come sia delicato il momento della separazione. In Italia ogni due o tre giorni viene uccisa una donna. L’uccisione della compagna è spesso l’atto finale di una lunga storia di violenze messe in atto per ottenere controllo e potere. Quella psicologica è la più diffusa (73,13%), segue quella fisica (59,9%) sempre accompagnata a quella psicologica, poi la violenza economica che consiste di impegni economici imposti, controllo o privazione dello stipendio. Il 15,64% delle donne ha subìto violenza sessuale e il 13,27% sono state vittime di stalking.