Dopo ventitre anni tornano nella chiesa cui furono sottratti tre dei dipinti sequestrati ad un antiquario salernitano perché riconosciuti di provenienza illecita. Altre opere sono ancora bloccate dalla burocrazia
Ancora un prestigioso ritorno di opere d’arte nell’Agro. Questa volta tocca a Pagani: sabato 8 marzo, alle ore 19:00, con una solenne cerimonia saranno restituite alla chiesa del Ss. Corpo di Cristo, e quindi alla cittadinanza, tre opere d’arte di grandissimo interesse artistico. Così li descrive la Soprintendenza nel suo comunicato: «Si tratta di tre dipinti di diversi autori. Di questi ha una spiccata rilevanza l’Immacolata di Giovan Battista Beinaschi, un pittore piemontese trasferitosi a Napoli alla fine degli anni sessanta del Seicento. Il suo stile è caratterizzato da una forma di barocco tenebroso che coniuga le istanze luministiche di memoria naturalistica con la più moderna cultura cortonesca. La sua produzione napoletana, per alcuni versi alternativa a quella di Luca Giordano, offre spunti al giovane Francesco Solimena. Il secondo dipinto è costituito da una Madonna Addolorata con puttini, la cui definizione stilistica è riconducibile alla produzione tarda di Angelo Solimena, alla fine del Seicento, dopo la campagna decorativa per il duomo di Sarno, datato 1694. Il terzo dipinto presenta un soggetto inusuale. Esso raffigura, infatti, S. Anna, s. Gioacchino e la Vergine bambina accolti in paradiso che reca un monogramma CG, impropriamente letto come Giacinto Diano. Probabilmente si tratta di Girolamo Cenatiempo, un artista fortemente collegato al pittoricismo giordanesco, con una datazione che difficilmente riesce a superare i primi anni del XVIII secolo».
Questa la storia dei quadri: il 29 gennaio 1985 la Guardia di Finanza di Salerno effettuò un sequestro di opere d’arte in possesso di un commerciante di cose di antiquariato, che si sono rivelate appartenere alla chiesa del SS. Corpo di Cristo di Pagani. In quella occasione le opere furono affidate in custodia giudiziale alla Soprintendenza di Salerno, e successivamente tre dipinti furono affidati alla Guardia di Finanza di Napoli presso la Caserma Zanzur. La vicenda giudiziaria è andata avanti per diversi anni fino al pronunciamento del 1997 quando il Tribunale di Salerno ha rigettato l’istanza del Commerciante di restituzione. Il dissequestro, invece, è avvenuto lo scorso anno con ordinanza del giorno 8 aprile 2013, con cui il Tribunale di Salerno, Prima Sezione Penale, ha accolto l’istanza dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Nocera ed ha dispoto “la restituzione dei beni ancora in sequestro”. Finalmente, in data 22 Gennaio 2014 sono stati restituiti i dipinti conservati presso la Guardia di Finanza di Napoli.
Alla cerimonia, officiata da monsignor Gentile, ci sarà una rappresentanza della Guardia di Finanza, del comune di Pagani e della Soprintendenza BSAE di Salerno.