Tonia Lanzetta

Gli avvenimenti dell’ultimo consiglio di amministrazione del mercato di Pagani al centro di fortissime proteste all’interno della coalizione che sostiene Torquato. Da più parti richiesta l’espulsione dalla maggioranza dell’assessore all’ambiente e del suo mentore politico

«Fuori Tonia Lanzetta». E’ questo il senso delle accorate proteste venute al sindaco Torquato anche dai suoi consiglieri di maggioranza dopo i fatti del mercato ortofrutticolo.
«Immediate dimissioni dell’assessore all’ambiente, o la revoca della delega da parte del primo cittadino» dicono in pratica all’unanimità quanti non hanno per nulla digerito il blitz al mercato ortofrutticolo di Pagani cui ha partecipato attivamente il consigliere Giuseppe Grassi, definito ora poco nobilmente da chi protesta per l’accaduto traditore e di cui la Lanzetta è una diretta espressione politica.
Come noto ormai a tanti, il consigliere di maggioranza Giuseppe Grassi e il delegato Giovanni Rea, ovvero due dei tre rappresentanti del Comune in seno all’ormai muutato Consiglio di amministrazione della struttura mercatale, non hanno rispettato le indicazioni giunte dal sindaco Torquato, che aveva proposto il rinvio dell’assemblea. I cosiddetti bene informati suggeriscono che il consigliere ora nell’occhio del ciclone abbia voluto in qualche modo applicare a “legge del taglione” rispetto alla nomina che il sindaco Torquato ha ufficializzato nei giorni scorsi di Ferdinando Argentino alla guida della Multiservizi, visto che l’assessore Lanzetta (e di conseguenza il suo mentore politico Grassi) come delegata all’ambiente ha anche competenza su questa azienda.
Quali saranno ora le mosse del primo cittadino, che certamente non è rimasto meno basito dall’azione a sorpresa di Grassi di quanto lo siano stati i suoi consiglieri di maggioranza, è questione secondo i più di pochi giorni, se non addirittura di ore.

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