Antonio Zarrella

L’esponente di Nocera Protagonista 2012 polemizza sulla situazione di Castellammare che veniva additata come esempio da seguire, e conferma la fiducia a Torquato, che da parte sua ribadisce: «Il nuovo presidente della Multiservizi pagato meno di un dirigente del Comune»

Antonio Zarrella

Prendere la Multiservizi di Castellammare di Stabia come esempio di efficacia ed efficienza del servizio. Questo il suggerimento che da qualche parte era venuto recentemente al sindaco Torquato per incrementare la qualità della Multiservizi cittadina. «E invece non è proprio così – ci dice l’avvocato Antonio Zarrella, espondente di Nocera Protagonista 2012, il gruppo che con il consigliere Anna Pentone, presidente della commissione comunale ambiente, appoggia le posizioni del primo cittadino – Come è evidente dall’articolo apparso oggi su un quotidiano campano, che ho linkato sulla pagina Facebook del primo cittadino, quello di Castellammare è tutt’altro che un esempio da seguire. Il sindaco di quella città, a causa del plateale fallimento economico della società di raccolta, è stato costretto a emettere un’ordinanza sulla scorta della quale cittadini, ristoratori, commercianti, istituti scolastici, studi e uffici sono obbligati a tenersi in casa la spazzatura per una settimana in attesa di soluzioni, e non è detto che basti».
E’ di stamani l’incontro tra il nuovo manager della Multiservizi nocerina con sindacati quadri e amministrazione (leggi l’articolo), e la polemica dell’altra parte del movimento Nocera protagonista sul compenso che percepirà Ferdinando Argentino per questo suo ruolo (36mila euro lordi l’anno), ritenuto eccessivo. «A me pare davvero inopportuno – ha ribadito il primo cittadino oggi dopo averlo già evidenziato in altri colloqui con la stampa – che si possa ritenere alto un compenso di questo genere rispetto al ridisegno del piano industriale che vi è da fare e soprattutto rispetto alla grossa professionalità della persona, la cui storia a Salerno energia è ben nota. Parliamo di un netto che è perfino inferiore a quello di un dirigente. Se aggiungiamo poi che alla Multiservizi abbiamo già ridotto in modo sostanziale i costi azzerando quelli di fitti, riducendo l’indennità di carica della dirigenza e altro, mi pare che possa bastare».
«La questione della nomina di Argentino può essere riassunta in poche battute – ci dichiara ancora l’avvocato Zarrella – Se il neonominato manager della Multiservizi dovesse portare a risultati come quelli di Castellammare, è ben ovvio che non sarà stata scritta una bella pagina. Se invece riuscirà a portare la partecipata nocerina a livelli che ci invidieranno anche i comuni viciniori, allora sarà stato un grande merito di Manlio Torquato aver scelto il professionista giusto per risollevare le sorti dell’azienda. E’ una valutazione da fare nel tempo sulla scorta dei risultati e non certo sulla scorta dell’indennità riconosciuta a questo manager».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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