Un Pd decisamente frantumato al suo interno si avvia alle votazioni di domenica prossima, che vedranno eletto il nuovo segretario regionale del partito. Per i due avversari la parlamentare napoletana va combattuta perché è la candidata dell’apparato

Non dipendere dalle volontà romane del partito ma anzi, imporre a Roma le scelte dei territori. Questo lo spirito che anima, secondo il segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi, la candidatura di Assunta Tartaglione alla segreteria regionale Campana del Pd. Ed è quanto ha spiegato ai numerosi iscritti e simpatizzanti intervenuto giovedì sera all’incontro tenuto presso la biblioteca comunale al corso Vittorio Emanuele.
«La candidatura di Assunta vuole anche avere un ruolo di coordinamento nel territorio dell’Agro e nelle cinque federazioni campane – ha detto ancora Landolfi – E proprio nell’Agro vanno riconquistate posizioni al momento difficili da recuperare». Poi ha una stoccata per un altro candidato alla segreteria, Guglielmo Vaccaro, che per raccogliere consensi sta chiedendo sostegno anche a destra. Secondo il segretario provinciale chi fa tanto «E’indegno di stare nel Partito democratico».
Il quadro di un partito piuttosto diviso all’interno emerge anche dall’intervento della Tartaglione: «Stiamo facendo una campagna piena di veleni – ha messo in evidenza Assunta Tartaglione nel suo intervento – anche perché i miei due avversari non lesinano attacchi personali. Io ho scelto di non rispondere loro. E’ sulle proposte che bisogna confrontarsi, ma loro continuano sulla stessa linea. Si vede che non hanno molto da dire e da dare al Partito democratico. Veniamo da anni di immobilismo del Partito democratico regionale, all’inizio giustificato dalla sconfitta elettorale, ma poi? E non è stata fatta opposizione ferma e determinata alla Giunta Caldoro, lasciando anche da soli i consiglieri regionali, senza il supporto del partito. L’obiettivo principale è ricostruire il rapporto con il territorio, cosa che l’attuale segreteria non fa. Oltre a riconquistare la Regione, vogliamo riportare il Mezzogiorno, e in particolare la Campania, al centro dell’agenda politica nazionale»

 

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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