L’obiettivo nazionale è raggiungere 3 milioni di firme per iniziare a dialogare con il Governo in posizione di forza. Tra le richieste il ritorno ai vecchi parametri per l’accesso alla pensione e l’eliminazione della sperequazione a sfavore delle donne
di Sofia Russo
Riportare l’attenzione sui veri problemi della collettività. È questo lo spirito che ha portato alla costituzione del Comitato cittadino di supporto al Movimento delle R SU contro la Riforma Fornero. Lo scorso martedì 11 febbraio ha, infatti, preso forma il Comitato proprio con l’obiettivo di promuovere la “Petizione popolare per pensioni eque e giuste” che già da qualche mese è portata avanti a livello nazionale. Sono oltre 300 le RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) che hanno aderito a tale iniziativa, ma il rischio è che, essendo un movimento partito dal basso, non riesca a trovare interlocutori tra le istituzioni statali.
«Per questo è molto importante cercare di diffondere il più possibile quest’iniziativa – afferma Grazia Montoro – e far sapere ai cittadini che è possibile firmare una petizione. Solo se si riesce a presentare milioni di firme abbiamo la possibilità che queste richieste vengano prese in considerazione. Chiunque arriverà al governo non potrà far finta di niente se, ad esempio, si troverà di fronte a 3 milioni di firme».
Grazia Montoro, dipendente comunale di Nocera Inferiore, si è voluta impegnare in prima persona, volendo fortemente la costituzione del Comitato cittadino.
«Non vogliamo mettere il cappello a questa petizione – continua la Montoro – noi vogliamo solo supportare questo movimento nazionale e partire dal basso, coinvolgendo non solo i lavoratori inquadrati ma tutti i cittadini perché tutti, un domani, abbiamo diritto alla pensione».
La richiesta dei lavoratori, come si legge nel testo della petizione, richiede un sistema previdenziale che preveda:
– salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni;
– flessibilità in uscita;
– ripristino dei vecchi requisiti per l’accesso alla pensione;
– superamento delle attuali sostanziali sperequazioni per le donne;
– garanzia di una pensione dignitosa per i giovani, i precari e i migranti;
– superamento dell’attuale giungla dei fondi integrativi;
– separazione tra assistenza, previdenza e politiche del lavoro.
Il Comitato cittadino ha quindi l’obiettivo di promuovere la petizione, coinvolgendo le RSU del territorio, attraverso iniziative, manifestazione e raccolta firme.
La prima raccolta firme è prevista per domenica 23 febbraio in piazza Amendola.
A breve sarà on line anche una pagina Facebook del comitato.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo email [email protected] oppure consultare le pagine Facebook:
Rsu Contro Riforma Pensioni Fornero https://www.facebook.com/rsu.contro.riforma.fornero?fref=ts
Rsu Contro Riforma Pensioni Fornero in Campania
https://www.facebook.com/pages/Rsu-Contro-Riforma-Pensioni-Fornero-in-Campania/577104479035598?fref=ts