Ci sarebbero sei milioni di euro stanziati nel 2013 da Arcadis per la messa in sicurezza della montagna così casa ai nocerini, ma a tutt’oggi – secondo Antonio Iannello – non risultano in corso procedure per la loro utilizzazione
«Conoscere quali siano state le attività amministrative esperite affinché vengano utilizzati i fondi previsti per la mitigazione del rischio frana sul versante nocerino del monte Albino, e se si ipotizza, eventualmente, quando verrà effettuata la messa in sicurezza di questo territorio». Questo il succo della nuova interrogazione consiliare presentata da Pd e Sel nocerini. Ancora una volta la firma è di Antonio Iannello, segretario cittadino del Pd.
L’argomento è di bruciante attualità: la sistemazione idrogeologica del versante del monte Albino, per la quale esisterebbero delle somme regionali già stanziate e, secondo gli interroganti, probabilmente non ancora utilizzate. L’interrogazione parte da una prima constatazione: la commissione Europea ha finanziato un progetto triennale, nell’ambito del settimo programma quadro di ricerca partito il primo maggio 2009 e in corso fino al 30 aprile 2012, denominato “Safeland – Convivere con il rischio da frana in Europa: valutazione, effetti a scala globale, e strategie di gestione del rischio”, con l’obiettivo di sviluppare strumenti per la valutazione e la gestione dei rischi generati da frane a livello locale, regionale ed europeo, in modo da mitigarne i danni e valutare le zone a maggiore rischio alla luce dei cambiamenti climatici in corso. Il segretario del Pd ricorda poi che l’Arcadis (Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo) aveva stanziato nel proprio bilancio di previsione la cifra di 6 milioni di euro per la voce “sistemazione idrogeologica del versante del monte Albino nel comune di Nocera Inferiore”.
Sel e Pd continuano dunque l’azione di sprono per l’amministrazione Torquato , e se le risposte arriveranno nella prossima seduta di consiglio comunale c’è da giurare che essa sarà piuttosto movimentata.