Una commedia di stile molériano in cui, alla fine, tutto si risolve per il meglio lasciando agli spettatori solo il ricordo delle risate che il testo provoca a profusione

 

Per tre week end di seguito (dal 25 gennaio fino al 9 febbraio) il teatro Arbostella propone lo spettacolo “Il nodo della perpendicolare”,

scritto dal salernitano Claudio Grattacaso, diretto dal regista Marcello Andria ed interpretato dalla Compagnia delle Eclissi, già nota al pubblico salernitano ma anche di altre città italiane presso cui la stessa ha conseguito numerosi riconoscimenti.

La commedia  si snoda in maniera molto fluida, grazie sia al testo dalla raffinata ed intelligente ironia che alla capacità recitativa di molti degli attori, in particolare di Enzo Tota che ha interpretato il ruolo del protagonista  e di Flavia Palumbo, l’altra protagonista.

La storia racconta di Fred, un geniale architetto di una ditta privata, e di sua moglie Ada,  che passano una serie di gravi contrattempi nel seguire i consigli di una sorta di astrologo televisivo. Contrarietà che comunque sconvolgono parecchio il loro ménage familiare.

Una catena di equivoci esilaranti entrano e si susseguono nel tessuto di una vita familiare standard nella quale le donne recriminano la facilità di costumi sessuali dei mariti, e questi ultimi si sentono più o meno oppressi dalle mogli.

Vengono così analizzati una serie di tipologie contemporanee come il marito anziano, ingenuo  e facile preda a causa dei suoi istinti eccedenti di donne interessate che fanno sesso per acquisire beni e posizione sociale. Questa tipologia è incarnata in maniera eccellente da Geppino Gentile mentre quella dell’amante interessata apparentemente stupida era ben recitata da Meri Cannaviello che ha allestito anche le scene. Come nelle commedie di tradizione quali quelle di molériana memoria alla fine l’intrigo si scioglie positivamente lasciando tutti più sereni compreso il pubblico stesso.

Gabriella Taddeo

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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