Prospero Ferrara del M5S di Nocera Inferiore accoglie con sarcasmo quello che ritiene una tardiva presa di posizione degli esponenti locali e regionali del Partito democratico nei confronti del contestato progetto che prevede la costruzione di vasche di laminazione
di Gigi Di Mauro
Monta la polemica del Movimento 5 Stelle nocerino nei confronti del Pd. Dopo la conferenza che gli esponenti del Partito democratico hanno tenuto il 24 gennaio e durante la quale hanno espresso un parere fortemente negativo al progetto “Grande Sarno”.
«Come cittadino e attivista del Movimento 5 Stelle – scrive Antonio Prospero Ferrara in un comunicato stampa – ora vorrei proprio capire una cosa. Noi del Movimento, in merito ai rischi ambientali derivanti dalla realizzazione delle vasche di laminazione nella nostra città e del progetto denominato “Grande Progetto Sarno”, stiamo parlando dall’estate del 2013. Insieme a tutti gli altri gruppi M5S delle città coinvolte da questo progetto, abbiamo: costituito il comitato “Gente del Sarno”, raccolto 4002 firme (presentate in Regione pochi giorni fa), organizzato un “Sarno Tour” e convegni vari con altri comitati ed associazioni locali. Ora il Pd, a distanza di mesi, tiene una conferenza stampa per dire che il “Grande Progetto Sarno” è una porcheria? Benvenuto Pd … anche se in ritardo».
Intanto il Comitato “Gente del Sarno” si è nuovamente riunito per adottare la linea da seguire dopo la consegna al Governatore Caldoro delle firme con le quali si chiede di bloccare l’avvio dei lavori. Alla fine la decisione è stata di procedere come concordato con lo stesso Stefano Caldoro, inviandogli una lettera per sollecitare la data in cui si terrà un tavolo di confronto tra Regione, Comitato, i tecnici Arcadis, i tecnici regionali. Ma anche i sindaci di Montoro, Nocera, San Valentino e Torre Annunziata che sono i comuni particolarmente toccati dal progetto, e i principali soggetti che in passato hanno avuto un ruolo decisivo nell’ambito delle azioni di disinquinamento e contenimento del dissesto idrogeologico. Anche perché, ad avviso dei componenti del Comitato, il Progetto Sarno sembra non tenere conto di quanto si legge nei numerosi rapporti, relazioni e piani. La riunione potrà essere inoltre occasione di programmare una visita ai luoghi dove sono previsti gli interventi, per avere anche visione oggettiva dei luoghi che si andranno ad intaccare.
«Ribadiamo – dicono dal Comitato “Gente del Sarno” – che, vista la grandezza e l’impatto del progetto, si doveva e si deve coinvolgere attivamente la popolazione nel processo di scelta delle soluzioni progettuali più sostenibili per lo sviluppo economico del territorio salvaguardando gli aspetti naturalistici, culturali e turistici, anche in considerazione del fatto che in questo momento la Regione sta realizzando il Grande Progetto Pompei, ha finanziato con 6,5 milioni di euro per progetti di riqualificazione del Parco Regionale del Sarno ed, infine, il Ministero del Turismo, mediante un protocollo di intesa con regione Campania, provincia di Napoli ed i comuni di Pompei, Castellammare e Torre Annunziata, ha dato vita all’Unitá Grande Pompei per la riqualificazione e il rilancio turistico e culturale dei tre comuni».