In scena in lavoro che Brunella Caputo, che è anche la regista, ha tratto liberamente da un racconto di Ellery Quenn

Volete essere investigatori per una sera ?  

Potete farlo al teatro del Giullare che propone una iniziativa sui generis:

“Il mistero della donna in nero”, dal 18 fino al 26 gennaio prossimo: gli attori non si limitano a recitare ma si rivolgono al pubblico,  coinvolgendolo nella soluzione del delitto rappresentato.

Assisterete ad una trasmissione radiofonica comprensiva di fuori onda degli anni d’oro fra i ’30 e i ’50,  in cui la radio era un sarcofago a valvole che campeggiava nei salotti delle famiglie inglesi e americane, e le voci che raccontavano i delitti erano quelle di Orson Welles e Gary Grant. All’ora di cena le famiglie occupavano poltrone e sedie a dondolo, le valvole sfrigolavano, da quel ronzio emergeva la voce della Cbs o della Bbc e…iniziava il giallo! In altre parole la radio days rappresentata da Woody Allen.

La vicenda si articolerà attraverso la lettura degli speakers fino al compimento dell’omicidio ed alla scoperta finale dell’assassino da parte dei fruitori.

Il testo, che Brunella Caputo, che è anche la regista, appartiene al ciclo “Omicidi alla radio”, tratto liberamente da un racconto di Ellery  Quenn. La storia si dipana su due piani: quello radiofonico e quello narrativo, in un suggestivo sovrapporsi di realtà.

Gli spettatori dovranno fiutare gli indizi, capire ed evitare i depistaggi, focalizzare il movente ed infine gustare appieno il sapore del delitto.

Alla fine il vincitore verrà premiato con un biglietto omaggio per assistere al successivo spettacolo.

Gabriella Taddeo 

I prossimi appuntamenti sono gli incontri del venerdì con  scrittori, poeti musicisti e come programma teatrale “Romeo and Giulietta” di Antonio Grimaldi,  che si terrà a febbraio, dall’1 fino al 16, ogni sabato e domenica e “Shakespeare family” di Giuseppe Manfridi per il solo week end  del 22 e 23 febbraio.

A marzo si terrà la rappresentazione “Carnale” di Vanni Avallone dal 15 al 30; ad aprile “Caro Dio” di Giovanna Castellano dal 5 al 20 ogni sabato e domenica.

 

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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